Thermo Fisher potenzia Ferentino, 130 milioni per l’hub dei biofarmaci
La multinazionale americana crea un polo di ricerca vicino Roma Nel progetto coinvolta Invitalia con 22,5 milioni a fondo perduto
Il Lazio e l’Italia si confermano un polo di attrazione degli investimenti nella farmaceutica grazie a un investimento di oltre 130 milioni di euro, iniziato nel 2018 ed in fase di realizzazione, comprensivo di un progetto di ricerca & sviluppo che sarà portato avanti dalla multinazione americana Thermo Fisher Scientific nei suoi stabilimenti di Ferentino. Qui, alle porte di Frosinone e a 80 chilometri da Roma si farà ricerca per produrre biofarmaci innovativi grazie a un contratto di sviluppo. A dare una spinta a questo intervento ci sarà infatti Invitalia che sosterrà il progetto concedendo oltre 22,5 milioni di euro di agevolazioni a fondo perduto ( 18,7 milioni di fondi Mise e 3,8 milioni dalla Regione Lazio) sul fronte appunto della R& S.
Per la multinazionale con 25 anni di attività alle spalle che produce e confeziona per conto terzi varie forme farmaceutiche iniettabili in forma liquida e liofilizzata è un nuovo segnale di fiducia verso l’Italia visto che nei prossimi mesi nei suoi stabilimenti di Monza confezionerà e infialerà il vaccino contro il Covid prodotto da Pfizer - quello con la piattaforma M- Rna - grazie a un accordo sottoscritto nelle settimane scorse che prevede appunto la fornitura di servizi di riempimento sterile e preparazione del prodotto finito per il colosso americano. L’azienda è una di quelle su cui lo stesso ministero dello Sviluppo economico ha puntato i radar per costruire grazie anche a una serie di incentivi messi in pista dal ministro Giancarlo Giorgetti - circa 400 milioni - una filiera tutta italiana per la produzione dei vaccini contro il Covid che dovranno verosimilmente essere somministrati anche il prossimo inverno e forse nei prossimi anni. Investimenti comunque strategici per farsi trovare pronti anche a nuove future pandemie.
Il contratto di sviluppo che fa seguito a quanto era stato già annunciato in sede istituzionale nel luglio 2020, in occasione della stipula di uno specifico Accordo di programma tra il Mise, la Regione Lazio e la stessa Invitalia, avrà un immediato impatto sul settore occupazionale del territorio con oltre 200 unità lavorative incrementali nell’arco della durata del progetto, oltre ai benefici sull’indotto. Sono previsti interventi sullo stabilimento di Ferentino con l’ammodernamento dei reparti sterili esistenti, la creazione di un nuovo reparto specializzato nella produzione di biofarmaci e la costruzione di un nuovo edificio destinato ai servizi di sviluppo di nuovi prodotti. Due sono inoltre i progetti di ricerca & sviluppo, al centro del finanziamento approvato, finalizzati al potenziamento dell’impresa nel settore dell’immunoterapia ( settore immunooncologico e settore dei biofarmaci ad azione anti- neurodegenerativa). Per l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri « anche in occasione di questo investimento, che mira a introdurre rilevanti innovazioni di prodotto e di processo nello sviluppo di biofarmaci di ultima generazione, il Contratto di sviluppo si dimostra uno strumento efficiente e sempre più attuale in un periodo in cui, data la pesante crisi dovuta all'emergenza sanitaria, è necessario puntare su progetti di Ricerca e Sviluppo sempre più sfidanti » . Per il vicepresident & general manager del sito di Ferentino di Thermo Fisher Scientific, Stefano Chiaramonti, « questa espansione ci consentirà di aumentare elementi chiave della nostra capacità produttiva e degli asset industriali da porre al servizio dei nostri clienti farmaceutici, per fornire nuove terapie e trattamenti avanzati per i pazienti. Inoltre questo ampliamento genererà nei prossimi due anni anche circa 200 nuovi posti di lavoro, nella regione » .
In pista come detto anche la Regione Lazio con un contributo di 3,8 milioni, come ha ricordato ieri il governatore Nicola Zingaretti per il quale « il settore della farmaceutica e delle scienze della vita riveste da sempre nel Lazio un ruolo di primo piano in termini di valore, di occupazione, di investimenti, di export. Un settore - conclude Zingaretti - con una forte propensione per l’innovazione, per la ricerca e per lo sviluppo » .