Il Sole 24 Ore

Donne al timone per Bper e Bnl- Bnp

A giorni saranno nominate a. d. Flavia Mazzarella ed Elena Goitini

- Alessandro Graziani

Cresce la presenza delle donne al vertice delle grandi banche italiane. Oltre a Patrizia Grieco alla presidenza di Mps, entro il 28 aprile arrivano altre due banchiere: oggi l’assemblea di Bper nominerà il nuovo cda che poi indicherà alla presidenza Flavia Mazzarella, il mercoledì successivo Elena Goitini diventerà amministra­tore delegato di Bnl- Bnp Paribas.

La contempora­neità dell’approdo al vertice delle due grandi banche è l’unico elemento comune di due carriere profession­ali diverse: la prima trascorsa in larga parte nelle istituzion­i, la seconda sempre in banca.

La neo presidente di Bper Flavia Mazzarella, teramana, classe 1968, si è laureata in Economia e Commercio all’Università La Sapienza di Roma e ha iniziato la carriera lavorativa come ricercatri­ce del Censis, per poi passare come analista al MedioCredi­to Centrale e in seguito a Sviluppo Italia.

Il percorso profession­ale nel “pubblico” prosegue anche quando nel 1994 entra al Ministero del Tesoro, nell’ufficio privatizza­zioni. Sono gli anni in cui il direttore generale è Mario Draghi e il Tesoro diventa l’epicentro del collocamen­to in Borsa delle più grandi aziende pubbliche. C’è molto da lavorare e molto da imparare. Mazzarella vi resta fino al 2002, dopo essere diventata dirigente, quando passa all’Isvap ( l’Authority che vigila sulle assicurazi­oni, che oggi si chiama Ivass ed è parte di Bankitalia). Alla Vigilanza completa il percorso profession­ale con l’esperienza europea, rappresent­ando l’istituto nel board dell’Eiopa, e scala gradatamen­te le posizioni interne fino a diventare vicedirett­ore generale. Tra i dossier più scottanti che si trova a gestire, c’è certamente la lunga e aspra contesa per rilevare il controllo di FondiariaS­ai, che poi si concluderà con la vittoria di Unipol, guidata ora come allora da Carlo Cimbri. Uscita dall’Isvap nel 2014, Mazzarella entra in alcuni consigli di amministra­zione ( tra cui Saipem e poi Garofalo Healthcare) e poi assume la responsabi­lità di presidente della Banca Finnat della famiglia Nattino. Un’esperienza che le tornerà utile da oggi in poi, quando il cda di Bper la nominerà al vertice della banca emiliana vigilata da Bce.

Se Mazzarella ha cambiato molti lavori mantenendo la base sempre a Roma, percorso opposto per Elena Goitini che invece ha girato l’Italia e l’Europa lavorando quasi sempre per la stessa società: UniCredit.

Milanese, classe 1969, bocconiana, entra al Credito Italiano e fa la gavetta tra HR e comunicazi­one. Intanto la banca vara la riorganizz­azione, nascono le tre divisioni e Goitini approda a Torino come responsabi­le organizzaz­ione del private banking. Quando la banca cresce nel Centro Est Europa per tutti i manager si aprono opportunit­à di carriera all’estero. E Goitini si lancia. Prima a Vienna e poi a Varsavia a seguire il consumer banking di Bank Pekao. Al ritorno in Italia fa tappa a Bologna, sede del retail, dove si occupa prima di marketing e poi diventa capoarea. Ultimo indirizzo in UniCredit a Napoli, a guidare l’intera direzione Sud.

Il percorso profession­ale è a tutto campo, manca il salto di carriera. L’occasione le arriva da fuori quando nel 2019 Bnl- Bnp Paribas la chiama per gestire il wealth management. E ora il vero salto con la nomina a ceo di Bnl.

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