Alitalia, stipendi a rischio Bruxelles: « Tempi lunghi per arrivare a un accordo »
Audizione dei commissari: « Risolvere subito il tema dei rapporti con Ita »
Alitalia non ha i soldi per pagare gli stipendi il 27 aprile. I commissari della compagnia stanno battendo varie strade, da « anticipazioni finanziarie » del governo sui ristori Covid ad « altra finanza, la cessione di crediti fiscali per circa 20 milioni di euro » , ha spiegato ieri l’avvocato Daniele Santosuosso nell’audizione alle commissioni Trasporti di Camera e Senato riunite.
Alitalia rischia di mettere a terra gli aerei a fine mese. « Stiamo gestendo in condizioni estreme e facendo il possibile e l’impossibile in modo da ottimizzare e riducendo i costi all’osso. È essenziale risolvere non presto ma ad horas il tema dei rapporti con Ita » , ha detto Santosuosso, a Montecitorio con gli altri due commissari, Giuseppe Leogrande e Gabriele Fava. Presente anche il d. g. Giancarlo Zeni, al quale è stato prorogato per la seconda volta il contratto, scaduto all’inizio di gennaio, perché è in ritardo la vendita del complesso aziendale. Leogrande ha tirato una stoccata a Ita, la Newco pubblica guidata da Fabio Lazzerini. C’è stato « un lento avvio di Ita, che formalmente è partita solo a novembre » .
Rimane lo scontro del governo con Bruxelles sul piano di Ita. La « Dg comp » non ritiene accettabile il piano italiano in base alla « discontinuità economica » . Secondo fonti di Bruxelles l’accordo per il decollo di Ita non è considerato imminente. I punti di contrasto rimangono gli stessi: il divieto di usare il nome e il marchio Alitalia almeno per due anni, la rinuncia alla metà degli slot di Linate, lo spezzatino di handling e manutenzione. Inoltre sul negoziato sindacale pesa il numero degli esuberi. Poiché Ita ha fatto un piano che prevede una micro- compagnia, 47 aerei passeggeri, meno della metà della flotta Alitalia ( 104 aerei), il personale al decollo sarebbe intorno ai 3mila addetti. Ci sarebbero quindi 7.500 potenziali esuberi. Questa ridotta dimensione non è stata imposta dalla Ue, è una scelta dei vertici di Ita, che hanno previsto un incremento a circa 70 aerei solo nel 2022. Ma è da vedere se Ita sarà in grado di crescere sul mercato.
Secondo i commissari, per evitare il collasso di Alitalia si rafforza l’ipotesi dell’affitto del ramo d’azienda « aviation » a Ita, prima della vendita. « Un eventuale contratto d’affitto di azienda, se continuano ad allungarsi i tempi di definizione dell’iniziativa del veicolo pubblico, diventa sempre più attuale » , ha detto Leogrande. « L’affitto è un’ipotesi che rappresenta una buona soluzione per mettere in sicurezza l’azienda « , ha aggiunto Santosuosso. Quali sono i tempi per chiudere la vendita? « Dal momento in cui avremo l’offerta sul tavolo almeno due mesi devono passare » , ha risposto Santosuosso.
Secondo i dati di traffico 2020, resi noti dall’Enac, i passeggeri in Italia sono crollati del 72,5% a 52,76 milioni. Ryanair si conferma la prima in Italia con 11,84 milioni di passeggeri (- 70,8%), Alitalia è seconda con 6,51 milioni (- 70,1%), solo il 12,3% del traffico totale.