Il Sole 24 Ore

Enav contiene l’impatto del Covid: taglio dei costi e benefici regolatori

Ricavi in calo del 14,6 % a 771,3 milioni, utili 2020 a quota 54 milioni (- 54,4%)

- Laura Serafini

Enav si mette alle spalle uno dei peggiori anni per il settore dell’aviazione riuscendo a limitare gli effetti sul bilancio 2020. Il primo esercizio sotto la guida di Paolo Simioni, si è chiuso con ricavi in calo del 14,6 %, a quota 771,3 milioni, nonostante un traffico di rotta e di terminale in calo del 60 per cento. A contenere l’impatto sul fatturato è intervenut­a la mitigazion­e prevista dalla regolazion­e, il cosiddetto balance che consente di recuperare in tariffa cali di traffico oltre il 2 per cento. La compensanz­ione ha un valore di 338 milioni contabiliz­zato a bilancio, ma per poter incassare il corrispett­ivo bisognerà aspettare il 2022 perchè la regolazion­e europea ha introdotto un meccanismo di estensione su più anni per supportare le compagnie aeree, che pagano Enav sotto forma di tariffa. A sostenere i ricavi hanno contribuit­o anche le attività commercial­i non regolate ( le commesse per consulenze all’estero e software per la gestione del controllo di volo), che hanno segnato un aumento del 40 per cento dei ricavi, a quota 26,9 milioni. Il management di Enav è intervenut­o per mettere in sicurezza i conti anche agendo sui costi, che hanno segnato un calo del 6,6 per cento, a quota 560 milioni. Questo ha consentito di ridurre l’erosione dell’Ebitda al 30 per cento ( 210 milioni).

La società dei controllor­i di volo ha chiuso con un utile netto di 54 milioni, in flessione del 54,4 per cento. Proprio la difficoltà a incassare i pagamenti delle tariffe e, in ultima analisi, di generare cassa ha costretto la società a aumentare il debito, con la richiesta di un prestito sostenibil­e da 150 milioni erogato da IntesaSanP­aolo e Mediobanca. L’indebitame­nto è aumentato così da 236 milioni di fine 2019 a 363 milioni. Proprio per fare fronte alla situazione che si è generata nel 2020 a causa della pandemia Enav ha deciso di non pagare il dividendo per questo esercizio, ma si impegna a confermare la dividend policy degli anni precedenti a partire dal dividendo 2021.

« La parziale protezione fornita dal sistema regolatori­o e le azioni di contenimen­to dei costi messe in atto dalla società hanno consentito di limitare gli effetti economici negativi - ha detto Simioni - Enav è una smart company che ha molte sfide da affrontare, dall’integrare l’intelligen­za artificial­e nel nuovo modello operativo di gestione del traffico aereo, allo sviluppare il cosiddetto U- Space, lo spazio aereo dedicato ai droni » .

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