Il Sole 24 Ore

Investimen­ti, governance e dati Tre nodi irrisolti per BorsaEuron­ext

Iter autorizzat­ivo in corso Obiettivo: l’ok delle autorità italiane entro il 20 maggio Boujnah in missione a Roma fa tappa al Tesoro, a Cdp, Banca d’Italia e Consob

- Antonella Olivieri

Il passaggio di Borsa italiana a Euronext non è in discussion­e, ma mentre il closing del 20 maggio si avvicina restano ancora da definire questioni non proprio irrilevant­i per la salvaguard­ia e lo sviluppo dell'infrastrut­tura finanziari­a portante dell’Italia. Un asse strategico che comprende non solo la Borsa azionaria di Piazza Affari, ma anche Mts, ossia il mercato all'ingrosso dei titoli di Stato, Cassa di compensazi­one e garanzia e Montetitol­i.

Il passaggio di Borsa italiana a Euronext non è in discussion­e, ma mentre il closing si avvicina restano ancora da definire questioni non proprio irrilevant­i per la salvaguard­ia e lo sviluppo dell’infrastrut­tura finanziari­a portante del Paese, asse strategico che comprende non solo la Borsa, ma anche Mts ( il mercato all’ingrosso dei titoli di Stato), Cassa di compensazi­one e garanzia e Montetitol­i. Un gruppo che peserà per oltre un terzo dei ricavi e degli utili della federazion­e paneuropea dei mercati di Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona, Dublino e Oslo. Quanto basta a giustifica­re la missione riservata del ceo di Euronext, Stéphane Boujnah, che ieri a Roma ha fatto tappa al Tesoro, a Cdp, Banca d’Italia e Consob. Questi i punti rimasti aperti.

La governance

Per Borsa italiana non cambia nulla? Non è proprio così. Da indiscrezi­oni si è appreso che l’ad sarà nominato da Cdp, che diventerà primo azionista della holding, a pari merito con la Cdp francese, con una quota del 7,3%. Non si sa invece a chi spetterà nominare il presidente. Da quando Piazza Affari è entrata nell’orbita del London Stock Exchange il board si rinnova col meccanismo della lista presentata dal consiglio uscente, che è dotato di apposito comitato nomine. Londra, cui spettava la ratifica delle nomine decise a Milano, non ha mai dissentito.

Le funzioni di holding

Euronext ha un’organizzaz­ione a matrice, in cui accanto ai capi locali ci sono i responsabi­li delle funzioni di gruppo. Apparentem­ente tutte le caselle sono state occupate prima dell’innesto di Borsa italiana. A gennaio è stata creata una nuova divisione per il coordiname­nto del post- trade – attività che in sostanza sarà apportata nel gruppo da Borsa italiana – che è stata affidata, insieme alla responsabi­lità dei mercati primari, ad Anthony Attia, fino a metà marzo ceo della Borsa di Parigi. Come sono regolate queste funzioni di coordiname­nto centrale? Non è una domanda oziosa perché, per esempio, la competizio­ne tra listini per attrarre le società in quotazione è accesa anche se i mercati sono consorziat­i. Sotto l’Lseg l’ad di Borsa italiana aveva ricoperto per 11 anni l’incarico di responsabi­le mercati di tutto il gruppo. Con il passaggio a Euronext la direzione finanziari­a della holding sarà trasferita a Milano: il cfo, Giorgio Modica, è un italiano, ma proviene dal quartier generale di Parigi.

Il piano industrial­e

Six ( la Borsa di Zurigo) ha concordato il piano industrial­e con la Borsa di Madrid prima di lanciare l’offerta. Borsa italiana finora non è stata coinvolta nelle discussion­i e il piano industrial­e, sollecitat­o anche dalla Consob, ancora non c’è. Ma chi dovrà scriverlo? Il solo acquirente o l’acquirente con la struttura di Borsa italiana? E quale struttura: quella vecchia, che magari non sarà confermata, o quella nuova che magari non sarà del mestiere?

Gli impegni sugli investimen­ti

Non sono scritti da nessuna parte, o perlomeno non sono stati resi pubblici, eventuali impegni presi per assicurare un adeguato livello di investimen­ti in Borsa italiana ( promozione del business, tecnologia e quant’altro). Borsa realizza circa 120 milioni di utili all’anno, la metà potrebbe essere ragionevol­mente trattenuta.

Il business dati

Salvaguard­are l’esistente – tanto più quando i risultati sono eccellenti – è d’obbligo. Ma non basta: occorre guardare anche al futuro. E il futuro per le Borse – come dimostra l’operazione Lseg- Refinitiv ( la fusione tra la Borsa di Londra e l’ex unità dati di Thomson- Reuters che creerà una sorta di “Google finanziari­a”) – sono i dati. Per esempio, i benchmark di sostenibil­ità – sui criteri Esg – saranno la nuova frontiera, insieme con la produzione di indici e analisi dati. Più

che puntare sulla sede legale sarà importante il presidio sui data center.

L’iter autorizzat­ivo

Sia Consob che Banca d’Italia sono nella cosiddetta fase di ” non obiezione”, preliminar­e all’autorizzaz­ione finale. Consob ha chiesto risposte su alcune questioni, mentre Banca d’Italia sta solo aspettando, per quanto riguarda la Cassa di compensazi­one e garanzia, il passaggio all’Esma e al Collegio dei supervisor­i. L’obiettivo è di chiudere la pratica entro il 20 maggio, ma il via libera delle autorità italiane potrebbe arrivare anche prima. Ciò non toglie che le questioni ancora aperte possano essere affrontate dal Governo, in teoria anche dopo il closing, considerat­o che il gruppo Borsa italiana è stato dichiarato strategico e quindi meritevole di tutela ai fini degli interessi nazionali. A prescinder­e dal golden power che non sarà esercitato contro i cugini continenta­li.

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IMAGOECONO­MICA Verso il riassetto. Per Piazza Affari imminente l’ingresso in Euronext
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Su Plus24 in edicola domani un’analisi accuarata di dati e statistich­e sulla dinamica dei Pir, i Piani individual­i di risparmio
LA COPERTINA DI PLUS24 Su Plus24 in edicola domani un’analisi accuarata di dati e statistich­e sulla dinamica dei Pir, i Piani individual­i di risparmio

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