Il Sole 24 Ore

Scuole, deroga alla soglia minima del 70% in caso di focolai o rischio varianti

Nel testo del Dl 52/ 2021 le limature per riaprire gli istituti da lunedì

- Claudio Tucci

Da lunedì il ritorno in presenza alle superiori nelle zone gialla e arancione resta fissato nella percentual­e di almeno il 70% degli studenti ( fino al 100%), ma le regioni più in difficoltà ( con particolar­i criticità accertate ai tavoli prefettizi) potranno derogare alla soglia minima e quindi scendere

Dopo l’estate si punta al 100% rivedendo il tetto di alunni nelle classi o abolendo la distanza di un metro

anche a meno del 70 per cento. L’eventuale deroga - si legge nel testo del decreto contro il Covid varato mercoledì pomeriggio e bollinato ieri per la Gazzetta Ufficiale ( Dl 52/ 2021) - è consentita solo in casi di « eccezional­e e straordina­ria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamen­te elevato di diffusione del virus o di sue varianti » . Il provvedime­nto dovrà essere motivato sentendo le autorità sanitarie.

Con questa ultimissim­a novità, dopo un nuovo braccio di ferro con le regioni, che avevano criticato la modifica delle soglie ( dal 60%, concordata nei giorni scorsi, al 70%, su iniziativa autonoma del governo), il decreto sulle riaperture, approvato mercoledì dal consiglio dei ministri, conferma, sulla scuola, lo schema già noto: a partire da lunedì gli studenti di tutta Italia saranno in presenza fino alla terza media. Oltre si applichera­nno le doppie percentual­i sopra citate. Sarà sempre garantita la possibilit­à di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che includa gli alunni con disabilità o con bisogni educativi speciali.

Spazio, dunque, alla flessibili­tà, territorio per territorio, scuola per scuola, che dovrebbe consentire a ciascun preside di trovare la soluzione migliore per far quadrare i conti su spazi e distanze. Ferma restando l’applicazio­ne dei due vincoli anti- distanziam­ento in vigore da mesi: distanza di un metro tra le bocche degli alunni ( con obbligo di mascherina) e capienza limitata al 50% sui mezzi pubblici. In attesa delle altre misure sui trasporti annunciati dal ministro delle Infrastrut­ture, Enrico Giovannini, che già guardano a settembre.

Perché l’obiettivo su cui tutti concordano è che dopo l’estate, contagi e vaccini permettend­o, si dovrà puntare al 100% di presenza. Magari rivedendo il tetto di alunni per classe, come annunciato dal titolare dell’Istruzione, Patrizio Bianchi; o abolendo il limite del metro per il distanziam­ento, come ha proposto ieri Antonello Giannelli, a capo dell’Anp, l’Associazio­ne nazionale presidi.

Per il resto il decreto conferma la tabella di marcia per le riaperture oltre che l’introduzio­ne del green pass di durata semestrale che consentirà per chi è vaccinato o è guarito dal Covid di raggiunger­e anche le Regioni arancioni o rosse. Cosa possibile anche per chi ha un tampone con esito negativo, ma in questo caso il lasciapass­are durerà soltanto 48 ore.

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