Una raffica di 27 richieste accompagna l’ok della Camera al Def
Una risoluzione sul Def in formato extra- large. È quella presentata ieri dalla maggioranza alla Camera ( e poi approvata dopo l’ok allo scostamento da 40 miliardi arrivato anche da Fdi), con un elenco di priorità abbastanza simile a una lista della spesa contrassegnata da ben 27 « impegni » chiesti al governo in un colpo solo: dalla tutela delle acque marine e dalla tutela previdenziale del comparto della pesca alla definizione del piano di rilancio per lo sport e a maggiori risorse per i comuni montani. Naturalmente, tra le sollecitazioni non sono mancate quelle sulla necessità di prorogare al 2023 il superbonus 110%, di ” concertare” con le Camere la riforma fiscale e di ridurre i tempi dei processi. La maggioranza ha poi inserito tra le priorità la rinegoziazione del debito delle Regioni, i finanziamenti per cultura e ricerca. E, soprattutto, l’accelerazione della campagna di vaccinazione per garantire a tutta la popolazione di immunizzarsi entro l’estate ( e non in autunno come indicato nel Def) e la rapida attuazione del Pnrr, con tanto di “tagliando” nel 2022. Due punti, questi ultimi, in comune con la risoluzione molto più stringata ( solo 7 richieste) approvata al Senato. Con cui, così come alla Camera, si chiede al governo anche verificare con le istituzioni europee la possibilità di modificare il Temporary Framework per estendere da 6 a 15 anni le garanzie pubbliche sui prestiti.