Il Sole 24 Ore

Csm, ok a sorpresa alla proposta Cartabia

- Giovanni Negri

Al Csm trova un inaspettat­o gradimento la proposta, per adesso solo abbozzata, delle ministra della Giustizia Marta Cartabia di un rinnovo solo parziale, il 50%, e biennale dei consiglier­i, sia laici sia togati. A proporre l’emendament­o, nel contesto dei pareri che il plenum ha votato alla proposta Bonafede ( assunta in commission­e Giustizia della Camera come testo base), sono stati i laici compatti, ma poi i togati ( non tutti) si sono aggregati. Alla fine i voti a favore sono stati 13, 7 quelli contrari e 5 gli astenuti ( tra i quali il pg della Cassazione Giovanni Salvi). La presa di posizione del Consiglio, per ora almeno, suona soprattutt­o a titolo di endorsment visto che Cartabia il tema l’ha solo esposto in Parlamento, mettendo poi in campo una commission­e presieduta da Massimo Luciani per articolare un intervento organico sull’ordinament­o giudiziari­o. Però, le preoccupaz­ioni dei contrari sono per una limitazion­e della presenza delle minoranze in Consiglio, anche perché a mancare è chiarezza sul sistema elettorale.

A non piacere di certo al Consiglio è del resto il meccanismo messo a punto dall’ex ministro Alfonso Bonafede, per tagliare le unghie alle correnti sulla scia delle polemiche seguite al deflagrare del caso Palamara. La bocciatura del plenum sottolinea che il rafforzame­nto del legame con i territori rischia di sostituire allo strapotere delle correnti nella selezione dei candidati, quello delle satrapie locali.

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