Cresce dell’ 8% il mercato mondiale delle acque
Italia terzo esportatore, in aumento i consumi nei Paesi emergenti
Da qui ai prossimi cinque anni il mercato mondiale delle acque minerali crescerà fra il 7% e l’ 8%. Un’ottima notizia per l’Italia, che con 605 milioni di euro all’anno è il terzo esportatore al mondo di acqua confezionata, dopo la Francia e la Cina.
A sostenerlo è l’Area studi Mediobanca, che presenta in anteprima al Sole 24 Ore il nuovo report sul settore. Per i nostri produttori, che nel complesso sembrano aver chiuso il 2020 in sostanziale stabilità nonostante la pandemia, la Cina rappresenta il maggiore mercato mondiale con 103,1 miliardi di litri e 26,1 miliardi di euro di vendite al dettaglio, il doppio per quantità di quello statunitense che oggi vale 50 miliardi di litri ( ma frutta 34,6 miliardi di dollari). Dal 2000, il mercato cinese è cresciuto del 13,7% all’anno, quello statunitense del 5,8%. Ma ci sono anche altri Paesi dove la crescita si sta facendo interessante: il Messico (+ 5,9%), l’Indonesia (+ 11,4%), l’India (+ 13,7%), il Brasile (+ 6,9%) e la Thailandia (+ 6,8%).
Parte dell’aumento dei consumi di acqua confezionata, dicono da Mediobanca, è dipesa dalla stagnazione dei soft drinks, sempre più spesso associati a stili alimentari non salutari, tanto che la loro componente a basso o nullo contenuto calorico è aumentata dal 21% al 27% del totale. Ma la crescita del mercato delle acque minerali è anche legata a doppio filo con l’aumento del reddito nei
Nel nostro Paese i primi 5 produttori controllano il 65% del mercato, che vale 3,8 miliardi
Paesi emergenti e la scarsa affidabilità attribuita in questi stessi Paesi all’acqua pubblica.
Oggi il consumo individuale mondiale è pari a 50,4 litri per abitante, ma circa metà della popolazione segna consumi pari a 17,7 litri pro- capite. Complessivamente, il mercato globale dell’acqua confezionata è stimato in oltre 387 miliardi di litri, per un controvalore di 155 miliardi di euro. Il prezzo medio al litro è attorno a 40 centesimi, che scende a 30 centesimi nella Ue e a 20 in Italia.
Nel nostro Paese operano 82 aziende, per un fatturato aggregato di 3,8 miliardi. In realtà, il mercato è molto concentrato: i cinque maggiori operatori rappresentano il 65,8% del totale e le imprese a controllo straniero sono sei e da sole pesano per 1,5 miliardi. L’Ebit margin del comparto, però, è al 9,6% ed è in riduzione dal 2017. Così, per aumentare gli spazi di guadagno, i produttori cercano di puntare sempre di più sull’innovazione di prodotto: dalle acque aromatizzate, arricchite o funzionali ( per lo sport, per lo studio, per l’estetica) ai prodotti per l’infanzia, fino alle acque di provenienza o composizione minerale esclusiva.
Importante anche la riduzione del peso delle bottiglie in Pet che è tra i principali obiettivi della Ricerca e Sviluppo del settore: in Italia la plastica rappresenta un’importante componente del costo finale della bottiglia di acqua, con il prezzo della materia prima che attualmente ha raggiunto quota 1.150 euro a tonnellata, dai 770 del 2020.