Diventare il collegamento tra economia e Recovery: Intesa punta 400 miliardi
Nell’orizzonte del Pnrr il gruppo è pronto a erogare prestiti per favorire il piano
Intesa Sanpaolo punta ad essere la « cinghia di trasmissione » tra i fondi nel Next Generation Eu e l’economia italiana. E in questo quadro è pronta a mettere in campo oltre 400 miliardi di euro di finanziamenti, così fare da volàno agli investimenti che il Piano nazionale di Piano nazionale di ripresa e resilienza, oramai in via di presentazione alle Camere, saprà generare. Il ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina, nell’ambito della presentazione del Rapporto sui distretti industriali curato dalla banca, spiega le direttrici su cui intende muoversi per aumentare la potenza di fuoco messa a disposizione dal Recovery Plan. L’idea è di « continuare a giocare il ruolo a sostegno dell’economia reale e di accelerazione della crescita e, al contempo, per proporsi quale grande soggetto istituzionale a supporto » del piano stesso. In questo senso, dunque, Intesa metterà « a disposizione nell’orizzonte del Pnrr oltre 400 miliardi di erogazioni a medio- lungo termine » . Nel dettaglio, è prevista l’erogazione di circa 120 miliardi per le imprese con fatturato fino a 350 milioni, circa 150 miliardi per quelle oltre i 350 milioni e oltre 140 miliardi per i privati.
Investire in particolare su imprese e distretti ( « Ci vogliamo porre come un aggregatore di crescita per le filiere » , dice Messina) è decisivo per accelerare la crescita del Paese e rendere così più sostenibile il peso del debito. Per questo la banca si dedicherà all’implementazione del Pnrr non solo con le risorse finanziarie ma anche offrendo la consulenza ad hoc per le imprese, con « un assetto organizzativo interno » specifico per sviluppare « le diverse missioni del piano » .
L’appuntamento è anche l’occasione per esprimere la massima fiducia nell’operato del governo di Mario Draghi ( « Nessun’altro può fare meglio » ) e così pure, interpellato dai giornalisti, per commentare alcune delle principali partite finanziarie del momento: da Alitalia ( « Bisogna andare verso una soluzione di mercato, noi abbiamo già fatto la nostra parte in passato » ) , all’ex Ilva ( « Vedo difficile un coinvolgimento in un prossimo futuro della banca » ) fino ad Autostrade per l’Italia: un tema, questo, su cui serve anche « il coinvolgimento degli azionisti per cercare delle soluzioni » . In ogni caso, visto che il tema « si lega anche ad aspetti di sicurezza nazionale » , tra « uno spagnolo o Cdp » nessun dubbio sulla scelta di dove debba andare Aspi: « deve essere tenuta il più possibile all’interno del nostro Paese » .