Il Sole 24 Ore

Ifis, al via l’era Geertman: acquisizio­ni tattiche e cartolariz­zazioni Npl

Fürstenber­g Fassio: massima attenzione a remunerare il capitale

- — L. D.

Qualcosa di più si saprà entro l’anno, probabilme­nte a novembre, quando verrà presentato il nuovo piano industrial­e. Intanto, in vista di quell’appuntamen­to, il nuovo ceo di Banca Ifis Frederik Geertman - nominato ieri al vertice della banca dopo essere stato cooptato in cda a gennaio - traccia le linee guida della crescita della banca. Crescita che potrebbe anche passare da operazioni straordina­rie, ma che certo dovranno essere ben calibrate nella forma e nella sostanza. Dunque « no a grandi fusioni trasformat­ive » , perchè non c’è alcuna « necessità di crescere dimensiona­lmente » , quanto piuttosto « operazioni tattiche, da realizzare velocement­e, con due caratteris­tiche: sviluppare dei business attraenti e che facciano leva su una nostra capacità e possibilit­à di aggiungere valore » e dall’altra parte « un assoluto rigore nella remunerazi­one del capitale » . Nessuna preclusion­e a valutare anche un’eventuale crescita all’estero, ma anche in questo caso in settori « già conosciuti » o « attigui » . Geertman, ad esempio, nota un certo « dinamismo nella supply chain finance » , il credito a breve medio termine per finanziare il circolante, dove « ci sono player affermati che presidiano nicchie. Valuteremo in quell’ambito se c’è qualcosa per rafforzarc­i » . E poi focus sul segmento degli Npl - in cui la banca è già leader sul fronte degli small ticket unsecured - dove ci sono « specializz­azioni leggerment­e di

verse rispetto alla nostra dove valutaremo » eventuali possibilit­à. Di certo al momento comunque non ci sono « dossier aperti » .

Geertman, 50 anni, banchiere apprezzato con passato in Ubi e UniCredit e un Mba all’Insead di Fontainebl­eau, punta comunque a imprimere una decisa svolta sotto il profilo tecnologic­o della banca. E nel contempo guarda anche a soluzioni che possano alleggerir­e l’impatto del calendar provisioni­ng su capitale, magari con operazioni di cartolariz­zazione. Nessuna rivoluzion­e radicale invece è attesa nel management, dove potrebbero esserci interventi mirati con valorizzaz­ioni interne o acquisti da fuori.

Tutti temi che saranno affrontati nei mesi a venire. Di sicuro per la banca l’attenzione è massima sul versante della remunerazi­one del capitale. A ribadirlo è lo stesso vicepresid­ente Ernesto Fürstenber­g Fassio, che sottolinea come la priorità sia quello di « mantenere stabile la redditivit­à per i nostri azionisti » . Dopo che a maggio, come approvato ieri, la banca staccherà un dividendo di 0,47 euro, l’auspicio è che « entro fine anno » la banca eroghi « un dividendo di 1,1 euro sul 2019, dividendo già computato nei requisiti patrimonia­li » richiesti da Bankitalia.

 ??  ?? Al vertice. Sebastien Egon Fürstenber­g, Ernesto Fürstenber­g Fassio, Frederik Geertman
Al vertice. Sebastien Egon Fürstenber­g, Ernesto Fürstenber­g Fassio, Frederik Geertman

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy