Banca Finint presenta una offerta per Consulia
La proposta, in contanti e carta è stata approvata Ora la due diligence
Banca Finint ha presentato un’offerta vincolante per l’acquisizione di Banca Consulia, istituto milanese specializzato nella consulenza finanziaria e nei servizi di private banking e wealth management avviando le due diligence in previsione anche della fusione fra i due istituti.
L’offerta, che prevede che ai soci Consulia vengano attribuite sia azioni sia una componente cash, è stata approvata dalla banca e dagli azionisti e resta subordinata al positivo esito delle « due diligence » e al rilascio delle necessarie autorizzazioni.
Con sedi a Milano, Torino e Roma, Banca Consulia, presieduta da Cesare Castelbarco, opera sui territori con una rete di oltre 150 advisor, dislocati su circa 40 presidi territoriali. Nel 2019 gli asset under management retail di Banca Consulia si sono attestati a oltre 2,5 miliardi, mentre gli asset complessivi sono rimasti sostanzialmente stabili a oltre 2,7 miliardi con una raccolta net
‘ Marchi: Finint potrà accelerare in settori complementari all’attuale core business
ta retail positiva della rete per 73 milioni. La banca si contraddistingue per un forte orientamento al modello di consulenza evoluta, che ricopre un ruolo fondamentale nella strategia di sviluppo e offre tutti i servizi tipici del settore del private banking.
« L’iniziativa - ha dichiarato Enrico Marchi, presidente di Banca Finint - si inserisce nell’ambito del percorso strategico di crescita intrapreso da Banca Finint e rappresenta per il nostro istituto la possibilità di accelerare nel percorso di sviluppo in settori, come il private banking e il wealth management, complementari all’attuale core business, oltre che di completare la gamma di servizi a disposizione dei propri clienti. Qualora le due diligence andassero a buon fine l’obiettivo è di raggiungere la fusione tra i due istituti all’inizio del 2022 » .
Sia per Banca Finint sia per Banca Consulia si tratta di un nuovo tentaivo di unione, dopo aver provato nei mesi scorsi altre strade. Finint era infatti uno dei player in lizza per rilevare Banca Profilo, messa in vendita dal fondo Sator, il veicolo fondato da Matteo Arpe. Al contrario, per Banca Consulia sono state provate, fino ad oggi, diverse ipotesi di aggregazione, tutte abbandonate a un passo dalla meta. L’ultimo tentativo è stato con Banca Intermobiliare, che ha avuto un’esclusiva scaduta solo nel mese scorso. Tra le parti non è stato trovato un accordo sulla struttura dell’operazione.
Ma la stessa Banca Consulia ha avuto discussioni passate anche con Banca Aletti, la private bank del BancoBpm e, secondo indiscrezioni, anche con il Banco di Desio e della Brianza. Infine il dossier del piccolo istituto è stato preso in considerazione anche da Banca Generali. Proprio Consulia, come altre piccole realtà del settore, ha avuto negli ultimi mesi sollecitazioni da Banca d’Italia per arrivare a finalizzare un processo di aggregazione.