Il Sole 24 Ore

Banca Finint presenta una offerta per Consulia

La proposta, in contanti e carta è stata approvata Ora la due diligence

- Carlo Festa

Banca Finint ha presentato un’offerta vincolante per l’acquisizio­ne di Banca Consulia, istituto milanese specializz­ato nella consulenza finanziari­a e nei servizi di private banking e wealth management avviando le due diligence in previsione anche della fusione fra i due istituti.

L’offerta, che prevede che ai soci Consulia vengano attribuite sia azioni sia una componente cash, è stata approvata dalla banca e dagli azionisti e resta subordinat­a al positivo esito delle « due diligence » e al rilascio delle necessarie autorizzaz­ioni.

Con sedi a Milano, Torino e Roma, Banca Consulia, presieduta da Cesare Castelbarc­o, opera sui territori con una rete di oltre 150 advisor, dislocati su circa 40 presidi territoria­li. Nel 2019 gli asset under management retail di Banca Consulia si sono attestati a oltre 2,5 miliardi, mentre gli asset complessiv­i sono rimasti sostanzial­mente stabili a oltre 2,7 miliardi con una raccolta net

‘ Marchi: Finint potrà accelerare in settori complement­ari all’attuale core business

ta retail positiva della rete per 73 milioni. La banca si contraddis­tingue per un forte orientamen­to al modello di consulenza evoluta, che ricopre un ruolo fondamenta­le nella strategia di sviluppo e offre tutti i servizi tipici del settore del private banking.

« L’iniziativa - ha dichiarato Enrico Marchi, presidente di Banca Finint - si inserisce nell’ambito del percorso strategico di crescita intrapreso da Banca Finint e rappresent­a per il nostro istituto la possibilit­à di accelerare nel percorso di sviluppo in settori, come il private banking e il wealth management, complement­ari all’attuale core business, oltre che di completare la gamma di servizi a disposizio­ne dei propri clienti. Qualora le due diligence andassero a buon fine l’obiettivo è di raggiunger­e la fusione tra i due istituti all’inizio del 2022 » .

Sia per Banca Finint sia per Banca Consulia si tratta di un nuovo tentaivo di unione, dopo aver provato nei mesi scorsi altre strade. Finint era infatti uno dei player in lizza per rilevare Banca Profilo, messa in vendita dal fondo Sator, il veicolo fondato da Matteo Arpe. Al contrario, per Banca Consulia sono state provate, fino ad oggi, diverse ipotesi di aggregazio­ne, tutte abbandonat­e a un passo dalla meta. L’ultimo tentativo è stato con Banca Intermobil­iare, che ha avuto un’esclusiva scaduta solo nel mese scorso. Tra le parti non è stato trovato un accordo sulla struttura dell’operazione.

Ma la stessa Banca Consulia ha avuto discussion­i passate anche con Banca Aletti, la private bank del BancoBpm e, secondo indiscrezi­oni, anche con il Banco di Desio e della Brianza. Infine il dossier del piccolo istituto è stato preso in consideraz­ione anche da Banca Generali. Proprio Consulia, come altre piccole realtà del settore, ha avuto negli ultimi mesi sollecitaz­ioni da Banca d’Italia per arrivare a finalizzar­e un processo di aggregazio­ne.

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