Belmond in trattativa per arricchire il portafoglio di alberghi in Italia
Il brand della galassia Lvmh ha sul tavolo diverse opzioni per espandersi nelle isole Nel Belpaese la maggior parte delle strutture iconiche da Venezia a Ravello
Un brand sinonimo di lusso discreto e ospitalità su misura proprietario e gestore di un patrimonio immobiliare che annovera hotel iconici come il Caruso di Ravello e il Cipriani di Venezia.
Belmond ha tracciato la linea della pipeline di investimenti con l’acquisto della masseria Taverna in Puglia, meta che mancava nella mappa del gruppo. Per accrescere un patrimonio italiano che, secondo voci di mercato, vale oltre la metà di quei 1,3 miliardi pagati da Bernard Arnault quando nel 2018 ha acquisito il gruppo.
Lo stop dovuto al Covid è l’occasione per valutare le prossime mosse. Una espansione, come sottolinea Robert Koren, vice presidente del gruppo dal 2017 dopo una esperienza ai vertici di Starwood, che toccherà Sardegna e isole più piccole ( in Sicilia Belmond è già presente). « In Italia guardiamo anche mete alpine - afferma -, ma ci interessano location in Grecia, Spagna, Portogallo e nel sud della Francia » .
L’estate si prospetta più vivace di quella del 2020, nonostante la pandemia imperversi ancora. « C’è tanta voglia di viaggiare – sottolinea Koren –. Lo vediamo dalle richieste che arrivano anche dagli Usa, una vivacità innescata dai vaccini. Anche la clientela italiana è cresciuta e arriva oggi al 15%. Il dopo- Covid registrerà una forte richiesta per scoprire destinazioni nella natura » . Ed è proprio nel segmento dei resort che Belmond ha la maggiore concentrazione di strutture. « Vogliamo concentrarci ancora di più su location nella natura e promuovere quelle che abbiamo, mete genuine e autentiche – racconta Koren -. In fase pandemia, abbiamo potenziato le procedure già presenti, in maniera tale che il nostro cliente vivesse, in un periodo storico così difficile, un’esperienza di viaggio confortevole e sicura. Per il futuro più che strutture iconiche ci interessano quelle che hanno un potenziale per diventarlo con il nostro intervento » .
La pandemia è uno stress test per cogliere le opportunità che il settore presenta. Il mondo dell’ospitalità è in pieno fermento tra cambi di proprietà, fondi che vogliono investire, ricerca di gestori importanti. « A noi interessa l’acquisizione dove possibile perché siamo spesso proprietari e gestori – dice –. Ricevo tantissime richieste per investimenti e abbiamo diverse trattative aperte per alcune acquisizioni » . Da aggiungere ad asset redditizi come l’iconico hotel Splendido di Portofino, in fase di apertura, ma anche agli asset in Toscana e al sud. « Nel 2018 abbiamo acquistato la seconda proprietà in Toscana, dopo Villa San Michele a Fiesole, il Castello di Casole con ben 2500 ettari di terreno – racconta ancora Koren –, ma abbiamo puntato anche sull’espansione a sud, iniziando dalla Sicilia. Negli ul
timi anni abbiamo investito in nuove suites tanto allo Splendido, con vista mozzafiato sulla Baia di Portofino, quanto a Villa Sant’Andrea con affaccio sulla meravigliosa Baia di Mazzarò » . E da ultima la Puglia, regione ormai matura per un turismo di fascia alta, che fino a oggi poche realtà hanno saputo cogliere e sviluppare.
Belmond, che impiega in Italia circa 1200 persone, nel mondo circa 8.000 ( situazione pre- Covid), con una forte attenzione ai giovani tramite programmi di stage, ha lanciato anche diversi programmi di soggiorni per chi lavora in smart working e “esperienze nella natura”, che in tempi di Covid permettono di avere tranquillità e privacy, come i pic nic nel meraviglioso giardino di Villa San Michele o tra le rovine storiche della Basilica di Sant’Eustachio a Ravello, il cinema d’estate in spiaggia sotto le stelle alla Villa Sant’Andrea in Sicilia oppure la navigazione su Edipo Re, la barca di Pasolini e la Callas alla scoperta degli ultimi abitanti di Torcello.