Il Sole 24 Ore

Incentivi all’export: niente risorse per i finanziame­nti a fondo perduto

Nella bozza di decreto prevista la sola copertura per i finanziame­nti agevolati Erogabile il 100% delle spese preventiva­te al 10% del tasso di riferiment­o

- Roberto Lenzi

Arrivano i fondi per l’internazio­nalizzazio­ne delle imprese ma lo stanziamen­to previsto nella bozza del decreto Sostegni bis prevede risorse per la copertura del solo finanziame­nto agevolato e non anche per la parte a fondo perduto.

La relazione di accompagna­mento alla bozza del provvedime­nto non lascia dubbi: « Per fare fronte all’esigenza prioritari­a di sostenere la penetrazio­ne dei mercati esteri da parte delle imprese italiane, la disposizio­ne prevede il rifinanzia­mento per 1,2 miliardi di euro per l’anno 2021 del fondo 394/ 81 destinato ad erogare crediti agevolati a sostegno dell’internazio­nalizzazio­ne » .

La data di riapertura dello sportello di presentazi­one delle domande si avvicina ( 3 giugno), come già anticipato sul Sole 24 Ore dell’ 8 aprile scorso, ma non è ancora noto se il contributo a fondo perduto sarà confermato al 40%, ridotto rispetto a questa percentual­e o, addirittur­a, se non ci sarà affatto.

Il rifinanzia­mento, al momento, riguarda infatti esclusivam­ente il fondo previsto dalla legge 394/ 81, mentre la quota di cofinanzia­mento a fondo perduto attinge al Fondo per la promozione integrata previsto dall’articolo 72 del decreto legge 18/ 2020 che non è al momento interessat­o dal rifinanzia­mento e potrebbe quindi contare sui soli eventuali residui rispetto al precedente sportello, per il quale non sono ancora state deliberate tutte le pratiche.

Il precedente sportello

Il 6 agosto 2020 era divenuto operativo l’allargamen­to delle misure agli interventi riferiti agli Stati membri dell’Unione europea come previsto dal decreto ministeria­le 11 giugno 2020, in parallelo a quanto previsto dall’approvazio­ne del regime di aiuti nell’ambito del quadro temporaneo per gli aiuti di stato all’economia nell’ambito dell’emergenza Covid- 19, avvenuta in data 31 luglio 2020.

L’autorizzaz­ione specificav­a che « lo scopo del regime è aiutare le società a contrastar­e la carenza di liquidità derivante in particolar­e dall’impatto economico dell’epidemia di coronaviru­s, garantendo così il proseguime­nto delle loro attività » e identifica come beneficiar­i le « società registrate in Italia impegnate in attività e operazioni internazio­nali e le cui attività sono state particolar­mente colpite dall’epidemia di coronaviru­s » .

I beneficiar­i dell’agevolazio­ne

Possono richiedere l’agevolazio­ne tutte le imprese aventi sede legale in Italia, in forma singola o aggregata. Solo la misura relativa al rafforzame­nto patrimonia­le esclude le grandi imprese che non possono qualificar­si come mid- cap, mentre le altre misure sono aperte a imprese di qualsiasi dimensione.

Condizioni e importi

L’operazione, tecnicamen­te, si configura come un finanziame­nto agevolato a copertura del 100% delle spese preventiva­te, erogato a un tasso che è pari al 10% del

‘ Fino a 800mila euro gli importi dei precedenti aiuti per la patrimonia­lizzazione rivolti al Pmi e mid- cap

tasso di riferiment­o.

Gli importi ammissibil­i variano a seconda delle misure. Il contributo a fondo perduto poteva arrivare al 40% dell’importo dell’operazione, secondo quanto deliberato da Simest nel corso del precedente sportello.

Le sette misure previste

Il fondo prevede sette diverse misure agevolabil­i a favore delle imprese che intendono internazio­nalizzare la propria attività. Le imprese possono presentare progetti inerenti la partecipaz­ione a fiere internazio­nali, programmi di inseriment­o sui mercati esteri, attività di acquisizio­ne dei servizi di un temporary export manager o per la realizzazi­one di investimen­ti in ambito e- commerce, nonché per la realizzazi­one di studi di fattibilit­à e per l’assistenza tecnica all’estero. A queste misure possono partecipar­e tutte le imprese a prescinder­e dalla propria dimensione.

La settima misura, particolar­mente allettante per gli importi richiedibi­li ( fino a 800mila euro per imprese nella scorsa edizione) è quella relativa alla patrimonia­lizzazione delle imprese, i cui i beneficiar­i sono le sole piccole e medie imprese e le mid- cap, la quale mira a rafforzare le imprese esportatri­ci.

‘ I BENEFICIAR­I L’agevolazio­ne per l'export riguarda tutte le imprese con sede legale in Italia. Dal rafforzame­nto patrimonia­le sono escluse le grandi imprese

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