Giungla di 800 leggi da sfoltire
Ruffini: vanno dichiarati i dati sugli aiuti di Stato perché non sono disponibili
Miliardi di dati da soli non bastano da soli per gestire e migliorare il rapporto fisco contribuenti. Soprattutto se poi hai un sistema tributario che poggia su norme, commi e codicilli sparsi tra centinaia e centinaia di testi di legge. « Se si vuole un’amministrazione semplice il Parlamento faccia piazza pulita di 800 leggi e ne faccia poche e semplici » , ha detto ieri Ernesto Maria Ruffini in audizione davanti alla Commissione di vigilanza dell’anagrafe tributaria, precisando ancora che « abbiamo circa 800 norme tributarie, e quindi servono 800 spiegazioni, circolari di attuazione, declinazioni » . E per sottolineare a senatori e deputati della bicamerale come lo sfoltimento delle troppe disposizioni di legge nei prossimi mesi dovrà essere centrale nella riforma del sistema fiscale annunciato dal governo, Ruffini ha ricordato che « nel 1954 le dichiarazioni ( cartacee) erano presentate entro il 31 marzo, ora con le precompilate on line si arriva alla presentazione a novembre » .
Un paradosso proprio alla luce dei miliardi di informazioni e dati di cui oggi dispone l’amministrazione finanziaria. Ora la sfida, secondo Ruffini, « è riuscire ad applicare paradigmi nuovi e tecnologie innovative a grandi masse di dati, spesso distribuiti su numerosi sistemi, con livelli di qualità da controllare attraverso processi specifici, con un approccio multidisciplinare ( fiscale, informatico, statistico, matematico, di protezione dei dati) e con l’acquisizione e lo sviluppo di competenze specializzate nell’analisi avanzata dei dati.
Occorre dunque fare dialogare questi database tra loro. Ma non sempre è possibile. Un esempio recente sono le informazioni che le Entrate sono comunque costrette a chiedere per erogare i contributi a fondo perduto. Questi ristori, gestiti dalle Entrate per aiutare le partite Iva in difficoltà, « sono considerati aiuti di Stato automatici e in quanto tali dovranno essere iscritti dall’Agenzia nel Registro nazionale aiuti di Stato » , ha precisato Ruffini. Nel prospetto sugli aiuti di Stato delle dichiarazioni fiscali il contribuente è tenuto a indicare gli aiuti di cui ha fruito e i dati necessari a consentirne la registrazione da parte dell’Agenzia. « Dati, appunto, richiesti nelle dichiarazioni fiscali in quanto non recuperabili dalle basi dati a disposizione dell’Agenzia » .
Al di là delle troppe norme che regolano il Fisco, l’avvio di un utilizzo ragionato dei flussi informativi ha comunque consentito da una parte di semplificare gli adempimenti di imprese, cittadini e imprese, incentivando anche la tax compliance, dall’altra di affinare criteri e modalità di selezione dei soggetti da sottoporre a controllo, « privilegiando un modello di azione che mira a prevenire i rischi di evasione ed elusione, piuttosto che a tentare di reprimerli ex post » .
Per il futuro un assist potrebbe arrivare dall’intelligenza artificiale. L'agenzia delle Entrate ha, infatti, messo in atto « progetti gestiti a livello centrale finalizzati a rendere più efficiente il trattamento delle informazioni oggetto di scambio internazionale mediante l’applicazione di strumenti di automazione e intelligenza artificiale. In particolare, l’Agenzia - ha ricordato Ruffini - si è dotata di strumenti di analisi integrata dei dati e reportistica, di software di programmazione e sviluppo per l’analisi di dati statistici, nonché di software per l’analisi relazionale » .
Ma il flusso delle informazioni si sta rivelando anche un fattore decisivo nell’ottica « once only » di non duplicare le richieste di dati. Il direttore delle Entrate ha citato ad esempio il caso della dichiarazione precompilata, per la quale il numero degli invii fai- da- te è salito lo scorso anno a 3,8 milioni ( la maggioranza dei modelli comunque passa ancora dai Caf e dagli intermediari abilitati) anche grazie al miliardo di dati su redditi e bonus trasmessi.
La prossima sfida è con le precompilate Iva. Si parte da luglio con i registri acquisti e vendite mentre la dichiarazione Iva preparata dalle Entrate debutterà nel 2023 con le informazioni sulle operazioni effettuate nel 2022.
IL FUTURO
Più efficiente il trattamento delle informazioni con automazione e intelligenza artificiale
DICHIARAZIONI
Nel 2020 oltre un miliardo di informazioni caricate nel 730 precompilato. Gli invii faida- te a quota 3,8 milioni