Omofobia, Lega e Fi rilanciano con nuovo testo Pd, M5S, Iv: avanti ddl Zan
Dopo il caso Fedez e le accuse alla Lega, il centrodestra prova a uscire dal recinto dell’opposizione al disegno di legge Zan. Già martedì il leader del Carroccio aveva annunciato un testo della Lega: « Solo tre articoli. Bene inasprire le pene ma senza la questione dei bambini, della scuola e tutto ciò che comporta la censura e i reati di opinione » . Ieri il passo successivo è stato l’annuncio che tutto il “centrodestra di governo” – vale a dire non solo Lega e ma anche Forza Italia, dove nei giorni scorso c’erano stati divisioni sul disegno di legge Zan – presenterà una proposta unitaria per punire le discriminazioni contro gli omosessuali ma che rispetti allo stesso tempo la « libertà di espressione » . Anche FdI ( il centrodestra fuori dal governo) aveva apprezzato la posizione della Lega: « Mi pare un’iniziativa intelligente circoscrivere il tema alla discriminazione, lasciando da parte materie che non c’entrano niente con la lotta alla discriminazione, come il gender nelle scuole » , ha affermato la leader Giorgia Meloni. La mossa non è tuttavia piaciuta al centrosinistra, che teme manovra dilatorie. La posizione ribadita ieri da di Pd, M5s, Italia viva, Leu e gruppo delle Autonomie è che la discussione sul disegno di legge contro l'omotransfobia deve cominciare nella commissione Giustizia al Senato ma « solo sul testo del ddl Zan » a cui sono state accorpate altre quattro proposte di legge, tutte calendarizzate la settimana scorsa. Accantonata come eventuale e successiva chance, la richiesta di calendarizzazione del provvedimento in Aula, come proposto dai 5 Stelle: per “saltare” la discussione in commissione servono le firme di un decimo dei senatori. Un numero che sarebbe già stato raggiunto.