Nel mirino del G7 le azioni di Cina e Russia
Il G7 degli Esteri ha duramente criticato Cina e Russia nel suo comunicato finale esprimendo solidarietà a Taiwan e all’Ucraina. Mosca, hanno detto i ministri, sta cercando di minare la democrazia in Ucraina mentre la Cina è colpevole di violazioni dei diritti umani e di usare la sua influenza economica per tiranneggiare altri Paesi.
Il G7 ha sottolineato che aumenterà gli sforzi collettivi per fermare le « politiche economiche coercitive » cinesi e per contrastare la disinformazione russa. « Continuiamo ad essere profondamente preoccupati per le violazioni dei diritti umani nello Xinjiang e in Tibet - si legge in una bozza del comunicato - specialmente contro gli Uiguri. Sosteniamo fortemente l’accesso indipendente e senza restrizioni allo Xinjiang per indagare sulla situazione. Continuiamo quindi a chiedere tale accesso per l’Alto Commissario Onu per i diritti umani » . Quanto alla situazione di Hong Kong, i ministri hanno dichiarato che restano « gravemente preoccupati per la decisione della Cina di erodere fondamentalmente gli elementi democratici del sistema elettorale di Hong Kong » . Hanno aggiunto di sostenere la partecipazione di Taiwan all’Oms ed espresso preoccupazioni per azioni unilterali che potrebbero alzare la tensione.
Gli Usa hanno proposto un coordinamento a livello di G7 da contrapporre alla Cina mentre le posizioni su Pechino stanno diventando più dure in Germania, Francia e Italia, in linea con l’amministrazione Biden.