Il generale Guarino: « La mafia è più selettiva nello scegliere le vittime »
Il comandante provinciale dei Carabinieri di Palermo: l’estorsione non è sconfitta
La mafia non ha affatto rinunciato alla pratica delle estorsioni che rappresentano uno strumento di controllo del territorio, ma in questo periodo di pandemia e di crisi economica si è fatta più selettiva, più prudente. D’altro canto sono sempre di più gli imprenditori che decidono di denunciare. Si potrebbe sintetizzare così l’analisi del generale Arturo Guarino, comandante provinciale dei carabinieri di Palermo: « L’estorsione - dice Guarino – è una prassi tutt’ora esistente e continua a essere la modalità di controllo del territorio facendo più leva su chi tradizionalmente è disposto a pagare » . I settori ormai sono noti: « C’è l’edilizia che più soggetta sotto molti aspetti – spiega il comandante dei carabinieri del capoluogo siciliano –: imposizione di manodopera, noli, imposizione di lavori, distribuzione dei lavori nei vari quartieri della città » . Negli ultimi tempi gli investigatori hanno notato una certa flessione di quelle che definiscono « estorsioni porta a porta » . E si tratta di una flessione dovuta soprattutto alla pandemia e alla difficoltà in cui si trovano gli imprenditori in questo momento, soprattutto sul fronte del commercio. « La mafia chiede soldi a chi sa che può pagare - dice Guarino - e valuta attentamente se, per esempio, il soggetto cui si intende chiedere il pizzo è iscritto a un’associazione antiracket. Scelgono con attenzione e si rivolgono a chi è disposto o deve pagare: per esempio chi, nell’edilizia, è stato beneficiato dall’organizzazione mafiosa. Scelgono chi non ha alcun interesse a denunciare anzi potrebbe averne un danno » .
Il generale è testimone di una accresciuta consapevolezza tra gli imprenditori che sempre di più si presentano per denunciare: e capita che vi siano almeno dieci imprenditori che hanno denunciato in ogni grande operazione antimafia, e negli ultimi anni sono state parecchie che hanno azzerato mandamenti storici e un tempo potenti come quello di San Lorenzo o Porta Nuova. « Siamo passati dalla negazione anche di fronte a prove certe da parte dell’imprenditore a una disponibilità crescente ad ammettere e denunciare. E quando in un intero quartiere si fa alto il numero di chi denuncia diventa veramente importante » .