Il Sole 24 Ore

Incidenti sul lavoro, nuovo caso in Lombardia

Sui numeri del 2020 pesa anche l’effetto del Covid Inail: decessi in crescita

- Cristina Casadei

Un operario metalmecca­nico di 49 anni, Cristian Martinelli, ieri è morto in azienda, proprio mentre al Senato si osservava un minuto di silenzio per ricordare Luana D’Orazio, l’operaia tessile di 22 anni morta due giorni fa in fabbrica. Le morti bianche sono eventi drammatici e complessi, che hanno sullo sfondo molti temi, dalla formazione sulla salute e sicurezza ai controlli, al malfunzion­amento del macchinari­o, al mancato rispetto delle procedure. Fino ad arrivare al Covid. Limitandoc­i ai dati dell’Inail, nel primo trimestre di quest’anno, le denunce di infortunio con esito mortale sono state 185, ossia 19 in più rispetto alle 166 denunce registrate nel primo trimestre dell’anno scorso (+ 11,4%). Nel 2020, nel complesso, le morti bianche sono state 1.240, mentre il trend complessiv­o delle denunce di infortuni diminuiva. Nel primo trimestre di quest’anno queste ultime sono state 128.671, in diminuzion­e dell’ 1,7%. Per leggere questi dati non basta dire solo cosa accade nelle fabbriche e nei cantieri perché l’impatto del Covid è stato fortissimo ovunque. Le morti causate dall’infezione, segnalate all’Istituto da inizio pandemia al 31 marzo sono 551, circa un terzo del totale dei decessi sul lavoro da gennaio 2020, con un’incidenza dello 0,5% rispetto al totale dei deceduti registrati dall’Iss. In tutti i casi ( sia infortunio in genere, che infortunio con esito mortale), la categoria che aumenta è solo quella degli eventi avvenuti in occasione di lavoro e senza mezzo di trasporto. Calano invece gli eventi legati all’utilizzo dei mezzi di trasporto, quelli cosiddetti in itinere. Come mai? I dati del primo trimestre 2020 sono influenzat­i dal coronaviru­s solo da marzo in poi, mentre quelli del primo trimestre di quest’anno chiarament­e ne risentono in pieno. Le limitazion­i agli spostament­i e l’utilizzo intensivo dello smart working, che hanno interessat­o tutto il primo trimestre di quest’anno, mentre solo in parte il primo trimestre del 2020, ha fatto calare il rischio legato ai trasporti. D’altra parte, però, le denunce di infortuni con esito mortale nel primo trimestre 2021 sono superiori rispetto al 2020, ma nel leggere questo dato non si può trascurare che nel periodo gennaio- marzo dello scorso anno la presenza del Covid19 era limitata sia nello spazio, con una concentraz­ione dell’emergenza al nord e in particolar­e in Lombardia, che nel tempo. Quest’anno, invece, il primo trimestre ha coinciso con la seconda- terza ondata.

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