Bioedilizia moderna rispettosa del genius loci
Ma come scegliere un borgo piuttosto che un altro per mettere radici? Perché trasferirsi a Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo; piuttosto che nel paesino piemontese di Ostana? Meglio il Comune lucano di Latronico, la frazione di Corezzo a Chiusi della Verna ( Ar) o Santa Sofia ( Fc)? Oppure, la Comunità dei Briganti di Cerreto ( Re) o Castel del Giudice ( Isernia)? Ogni paese è bello “a mamma sua”. Scegliere un borgo piuttosto che un altro può fare la differenza, soprattutto quando si dovrà mettere mano alle fondamenta e ricostruire.
Ovviamente partendo dai parametri della bioedilizia. Come quelli scelti dal progetto Habit. A che agisce anche sul Protocollo Itaca. Forte il richiamo all’uso di materiali e tecnologie connesse alla filiera del bosco e alle arti e mestieri del passato. « Nei borghi – consiglia Andrea Gandiglio, Ceo di Greengrass, startup che si occupa di bioedilizia e ristrutturazioni - si dovrebbe prestare attenzione innanzitutto alla logistica di cantiere, che può incidere molto se l’edificio è difficilmente accessibile con i mezzi e il posizionamento di una gru risulta difficoltoso. Dal punto di vista del progettista, è invece fondamentale che l’architettura segua il “genius loci”: bisogna sempre armonizzare l’intervento al contesto architettonico e paesaggistico esistente. In concreto questo significa fare un minimo di indagine storica sull’edificio, comprenderne la logica costruttiva e analizzarne i materiali » . Va da sé che è assai difficile quantificare il costo di una ristrutturazione in un borgo. Molte le variabili compresa le possibili difficoltà « per raggiungere l’immobile – riprende Gandiglio -, ma anche per la gestione delle forniture » .
Altri esempi di costruzioni “recuperate” non mancano. Il progetto Interreg Shelter, di cui Eurac Research è la capofila italiana, mostrano sia tecniche di bioedilizia che metodologie gestionali. L’area geografica è quella del Nord Italia e qui il progetto sta sviluppando strumenti per facilitare i privati e le amministrazioni pubbliche non solo nel riuso degli edifici ma anche nella valorizzazione del contesto paesaggistico.