Il Sole 24 Ore

Quel Qr code che ci potrà permettere di viaggiare

Il passaporto Ue sarà rilasciato a tutti i cittadini vaccinati o sottoposti a tampone: l’infrastrut­tura software pronta per fine maggio

- Giancarlo Calzetta

Finalmente ci siamo: grazie alle campagne vaccinali di massa, si vede una luce in fondo al tunnel della pandemia, una luce che ha la forma di un Qr Code. Dal 10 maggio, infatti, partirà la sperimenta­zione tecnica in quindici Stati dell’Unione Europea sull’utilizzo del “green pass” che permetterà ai viaggiator­i di spostarsi tra le nazioni. Il suo scopo principale è quello di ridare fiato al settore del turismo, praticamen­te bloccato dall’inizio dell’emergenza lo scorso anno e che rischia di saltare anche la stagione clou del 2021 se non verranno introdotte delle misure in grado di permettere all’esercito dei vacanzieri una mobilità semplice e sicura.

A regime, il Green Pass europeo, recentemen­te ribattezza­to certificat­o Eu Covid- 19, verrà rilasciato a chiunque sia già stato vaccinato, guarito dal Covid- 19 o si sia sottoposto a un tampone che ha dato esito negativo. Considerat­a la mole di persone coinvolte, l’iniziativa richiederà uno sforzo tecnologic­o notevole che si sta compiendo proprio in questi giorni. La prima fase della sperimenta­zione, che si concluderà a fine maggio senza che siano coinvolti gli utenti, è mirata più che altro a testare il sistema ( genericame­nte chiamato Gateway) che permetterà la verifica delle informazio­ni tra gli Stati dell’Unione. Il secondo step, prevede che entro fine giugno ogni Stato sia in grado di rilasciare i pass e sfruttare l’infrastrut­tura software completata a fine maggio per permettere la verifica da qualsiasi punto dell’Unione Europea dei certificat­i emessi.

Su Github, sito dedicato ai progetti informatic­i collaborat­ivi e a codice aperto, sono stati messi a disposizio­ne da Sap e T- System ( dietro incarico di Bruxelles) i modelli base del certificat­o digitale, del codice che servirà allo smartphone dei vaccinati per mostrarlo e del codice che permetterà la verifica agli incaricati dei controlli. Ogni Stato dovrà quindi decidere come implementa­re questi codici e, purtroppo, non ci sono linee direttive uniche in questo senso. Ogni nazione può scegliere come agire e addirittur­a ha la facoltà di non usare il codice già sviluppato e rifare tutto in proprio. In Italia è stata scelta Sogei per sbrogliare la matassa tecnologic­a e si sta valutando se creare una app apposita o se incorporar­e la funziona in un’altra delle tante ( ancora troppe) app già emesse dalla Pubblica Amministra­zione.

‘ Ogni Stato deciderà se e come implementa­re i codici: quindi il rischio è che ognuno vada con un proprio sistema

Paradossal­mente la parte operativa del Green Pass Europeo non dovrebbe essere troppo complessa, una volta pronta l’infrastrut­tura software. Quando un cittadino verrà vaccinato, sarà creato un certificat­o elettronic­o contenente gli estremi per identifica­rlo, il tipo di vaccino e le date di inoculazio­ne delle dosi. L’unico vero dubbio riguarda cosa verrà rilasciato al vaccinato dal momento che oltre al certificat­o digitale la norma europea impone di rilasciare un certificat­o fisico. Del resto, come ci ha spiegato Alex Fryer di Zebra, meno del 50% della popolazion­e mondiale dispone di uno smartphone in grado di gestire efficaceme­nte i Qr Code. Le opzioni, al momento, prevedono la consegna di un foglio con il Qr Code al momento della vaccinazio­ne e la possibilit­à di ristamparl­o a casa, ma questa procedura è ancora limitante per chi non ha familiarit­à con gli strumenti informatic­i. Per questo Frey vedrebbe di buon occhio tessere Nfc o Qr Code plastifica­ti, decisament­e più robusti dei fogli di carta e che possono essere emessi con macchine già in dotazione allo Stato.

Come ogni iniziativa che ha a che vedere con la salute dei cittadini, il certificat­o Eu Covid- 19 deve sottostare a una serie di limitazion­i che impediscan­o abusi. In particolar­e, è indispensa­bile che la quantità di dati gestita per questo progetto sia quella minima indispensa­bile a identifica­re il cittadino, che questi dati non vengano duplicati su diversi database e che non dovrà esser creato un database centralizz­ato. La struttura del gateway europeo soddisfa pienamente questi requisiti e l’unica raccomanda­zione che è stata sollevata dai garanti per la privacy riguarda la necessità di vigilare perché questo pass non venga utilizzato al di fuori degli scopi preposti.

 ??  ?? Passaporto per i Mets. Una tifosa dei New York Mets, la squadra di baseball della Grande Mela, mostra il suo passaporto vaccinale sullo smartphone al suo arrivo al Citi Filed di Queens prima della partita
Passaporto per i Mets. Una tifosa dei New York Mets, la squadra di baseball della Grande Mela, mostra il suo passaporto vaccinale sullo smartphone al suo arrivo al Citi Filed di Queens prima della partita

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