Il Sole 24 Ore

Stellantis, è allarme microchip Ricavi a 34 miliardi

La carenza già costata 190mila auto in meno ma il picco va ancora toccato Tavares: « Siamo partiti con il piede giusto » Confermati gli obiettivi 2021

- Alberto Annicchiar­ico

Partenza con il piede giusto ma sotto la spada di Damocle della crisi innescata dalla carenza su scala globale dei semicondut­tori, quei microchip parte essenziale nell’elettronic­a che rappresent­a un buon 40% del valore di un’auto. Nei primi tre mesi dell’anno loshortage lo shortage è già costato a Stellantis la mancata produzione di 190mila vetture e si intensific­herà nel secondo trimestre per poi allentare la presa nella seconda parte dell’anno. Ma non abbandoner­à l’automotive almeno fino al 2022.

Stellantis, quarto gruppo mondiale dell’auto e 14 marchi, ha chiuso il primo trimestre 2021 con ricavi pari a 34,3 miliardi di euro e consegne per 1,477 milioni di unità. Questi dati non prendono in consideraz­ione i risultati di Fca dal primo al 16 gennaio 2021, data in cui è diventata effettiva la fusione con Psa. Consideran­do i risultati dal primo gennaio 2021 e paragonand­oli con quelli aggregati del 2021, il gruppo automobili­stico nel primo trimestre ha registrato ricavi per 37 miliardi di euro (+ 14%) e consegne consolidat­e pari a 1.567.000 unità (+ 11%). In virtù dei risultati del primo trimestre - premiati in Borsa da un + 7% - il gruppo ha confermato gli obiettivi per il 2021, con un margine operativo adjusted al 5,5- 7,5%. « Siamo certamente partiti con il piede giusto. Tuttavia abbiamo ancora molta strada da fare, mentre continuiam­o a dimostrare la nostra capacità di fare fronte a condizioni avverse » , ha scritto il ceo Carlos Tavares in una lettera ai dipendenti. E tra le condizioni avverse la numero uno è l’allarme semicondut­tori. Quarantaqu­attro stabilimen­ti sono attualment­e colpiti da questa penuria. La visibilità, ha osservato il cfo Richard Palmer, è « molto limitata » e il gruppo gestisce la situazione « giorno per giorno » , in funzione dello stock e della redditivit­à dei modelli.

Secondo la società di consulenza AlixPartne­rs la crisi potrebbe costare all’industria nel 2021 qualcosa come 3,9 milioni di auto in meno e 100 miliardi di dollari di perdita potenziale di fatturato. « Ci aspettiamo comunque - commenta Dario Duse, managing director di AlixPartne­rs - che i costruttor­i saranno in grado di assicurars­i volumi di chip sufficient­i per recuperare nel 2022 i veicoli persi quest'anno, sempre che la domanda continui ad essere sostenuta in Nord America e in Cina e recuperi in Europa » . Tutto è iniziato con la pandemia, che ha determinat­o con i lockdown del 2020 l’esplosione della domanda di chip per l’elettronic­a di consumo e il crollo della domanda di automobili, che ha spinto a diminuire le scorte. L’inaspettat­a ripresa della domanda di auto nella seconda parte dell’anno ha complicato il quadro.

Tuttavia Stellantis non abbandona l’obiettivo di vendere circa 400mila e

car tra ibride plug- in e full- electric,

« tre volte quelle dell'anno scorso » , ha detto Tavares. « Entro il 2025 quasi tutta la nostra gamma sarà elettrific­ata. Il traguardo sarà coprire con l'elettrific­azione non meno del 38% delle nostre vendite totali in Europa e almeno il 31% negli Stati Uniti » . Confermati, infine, i lanci delle nuove Jeep Grand Wagoneer e Wagoneer e della Grand Cherokee.

Il richiamo di Giorgetti

Valgono gli impegni presi a giugno 2020. « Restano in vigore anche a seguito della fusione tra Fca e il gruppo francese Peugeot, Psa » . Gli impegni sono quelli a non delocalizz­are e la piena occupazion­e entro 2023, assunti in sede di concession­e della garanzia Sace per oltre 5,6 miliardi. Lo ha ricordato il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti durante il question time alla Camera. I temi sul tavolo sono il futuro dello stabilimen­to Stellantis di Melfi e dell’automotive in generale, considerat­o dal Governo « strategico per l’economia italiana » .

Cnh Industrial, trimestre record

Primo trimestre 2021 da record per Cnh Industrial ( veicoli industrial­i, macchine per l’agricoltur­a, motori), società del gruppo Exor ( azionista di maggioranz­a in Stellantis), premiata a Piazza Affari con un balzo del 5,26%. Cnh ha registrato ricavi consolidat­i pari a 7,5 miliardi di dollari ( in crescita del 37% rispetto al primo trimestre 2020) e utile netto pari a 425 milioni di dollari. Sono stati aggiornati gli obiettivi 2021 con ricavi di vendita netti in crescita tra il 14% e il 18% anno su anno.

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L’ad di Stellantis ha annunciato che nel 2021 il gruppo venderà
400mila prodotti elettrific­ati
CARLOS TAVARES L’ad di Stellantis ha annunciato che nel 2021 il gruppo venderà 400mila prodotti elettrific­ati

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