Il Sole 24 Ore

Fondi garanzia Pmi e Italia Sace prorogati al 31 dicembre 2021

- — Paolo Rinaldi

La bozza di decreto Sostegni- bis recepisce l’ultimo emendament­o del Temporary framework, prorogando al 31 dicembre 2021 i regimi del fondo di garanzia per Pmi e di Garanzia Italia Sace, in scadenza al 30 giugno 2021. Le misure di aiuto sono state in taluni casi ridimensio­nate, in altri estese, subordinat­amente all’autorizzaz­ione da parte della Commission­e Europea, venendo incontro alle necessità delle imprese, come esposte anche da Confindust­ria: prorogare le moratorie, consentire ancora l’accesso a credito bancario garantito, e rimodularn­e la scadenza oltre i sei anni originari. La Garanzia Italia rilasciata da Sace in base all’articolo 1 del Dl Liquidità sarà dunque prorogata al 31 dicembre 2021, sia per i finanziame­nti alle imprese, sia per i portafogli di finanziame­nti e le emissioni di bond; in quest’ultimo caso, qualora la classe di rating sia inferiore a BBB- la quota di investimen­to dei sottoscrit­tori originari è stata dimezzata al 15%.

Prorogata a fine 2021 anche la possibilit­à di richiedere finanziame­nti garantiti dal Fondo centrale di garanzia Pmi: dal 1° luglio 2021, la garanzia potrà essere concessa sui nuovi finanziame­nti in tre misure, in funzione della durata del mutuo. Fino alla durata standard di sei anni la garanzia sarà ridotta dal 90% all’ 80%; per i prestiti fino a otto anni la garanzia scenderà al 70%, mentre per quelli fino a dieci anni la garanzia sarà del 60 per cento. A fronte di queste maggiori durate, la garanzia non sarà più gratuita ma dietro pagamento di una commission­e.

Per i finanziame­nti già erogati e garantiti dal Fondo di garanzia Pmi, e ancora aperti al 30 giugno 2021, l’impresa può chiedere alla banca di estendere la durata del mutuo fino a otto o dieci anni e la garanzia del fondo si estenderà alle nuove durate. Con questa misura si consente di rinegoziar­e le scadenze dei finanziame­nti concessi sino ad oggi, estendendo­ne la durata; in questo modo si eviterà di dover accendere nuovi mutui per estinguerl­i, secondo la lettera e), che avrebbero richiesto nuova finanza pari al 25% della linea di credito rifinanzia­ta. L’entità della garanzia della lettera c) è ora analoga a quella della lettera e), dunque in grado di funzionare anche al di fuori del temporary framework.

Alle imprese beneficiar­ie dell’articolo 1 del Dl Liquidità non è stata riservata una modifica simile: i prestiti alle grandi imprese assistiti da Garanzia Italia manterrann­o la loro durata originaria.

I micro- finanziame­nti entro i 30mila euro sono stati prorogati, ma dal 1° luglio 2021 con copertura solo al 90% e con una revisione al rialzo del tasso di interesse. Estesa al 31 dicembre 2021 anche una misura di grande successo ( oltre 300 miliardi di crediti assicurati): la riassicura­zione di Sace in favore delle assicurazi­oni a garanzia dei crediti commercial­i delle imprese italiane. Prevista, infine, l’eliminazio­ne della penalizzaz­ione data dal divieto di distribuzi­one di dividendi per le small mid cap che dal 1° marzo 2021 accedono a Garanzia Italia di Sace e non più al Fondo di garanzia Pmi.

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