Il Sole 24 Ore

Le scadenze di marzo tornano a far crescere le entrate tributarie

Il gettito Iva sale dell’ 8% con liquidazio­ne annuale e ripresa dei versamenti

- Marco Mobili Giovanni Parente

I dati sulle entrate tributarie da gennaio a marzo ( 99,7 miliardi con una crescita dello 0,8%) lasciano intraveder­e timidi segnali di ripresa dell’economia. Anche se il confronto non può essere omogeneo tra il primo trimestre 2021 e quello del 2020 in quanto i primi due mesi dello scorso anno non hanno risentito della pandemia su tutto il territorio nazionale, i risultati settoriali riferiti all’Iva sugli scambi interni mostrano una dinamica in ripresa nel primo trimestre: i servizi privati crescono del 5,3 per cento, il commercio cresce del 4,4% e l’industria del 23,3 per cento.

Complessiv­amente, anche grazie alla ripresa dei versamenti sospesi lo scorso anno, il gettito Iva è stato di 1,96 miliardi (+ 8%) con gli scambi interni cresciuti del 10,4% per un controvalo­re di 2,2 miliardi. Come evidenzia la nota tecnica che accompagna il bollettino delle entrate tributarie diffuso ieri dal dipartimen­to delle Finanze, nel mese di marzo la ripresa dei versamenti Iva sospesi ha portato 400 milioni nelle casse dell’Erario.

Ma un contributo alla crescita del gettito Iva è arrivato anche dall’appuntamen­to con la liquidazio­ne annuale in scadenza il 16 marzo.

Sul fronte delle imposte dirette, invece, va registrata la crescita dell’ 1% dell’Irpef soprattutt­o in virtù delle ritenute sui dipendenti pubblici (+ 507 milioni) e sugli autonomi (+ 117 milioni). Ancora in rosso, invece, il dato relativo ai dipendenti privati (- 161 milioni) che risentono ancora del ricorso agli ammortizza­tori sociali a causa della pandemia.

Gli effetti di chiusure e restrizion­i continuano, invece, a farsi sentire sulle entrate tributarie dal settore dei giochi, che fanno segnare un decremento di 631 milioni (- 19,3%)

‘ Continua la sofferenza delle entrate dai giochi In frenata anche gli incassi da controlli e accertamen­to

nel primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. Mentre è sostanzial­mente stabile il gettito derivante dai tabacchi che sale di un milione di euro.

La moratoria sulle cartelle ( la cui proroga è stata annunciata dal Mef fino al 31 maggio) e i rinvii delle scadenze di pagamento, comprese quelle di rottamazio­ne- ter e saldo e stralcio, continuano a far sentire gli effetti sulla componente degli incassi legati ad accertamen­ti e controlli. Il periodo da gennaio a marzo vede un recupero di 1,7 miliardi: si tratta di un decremento di 823 milioni di euro (- 31,6%) sul dato dello stesso periodo 2020.

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