Il programma Ue per l’ambiente ora finanzia progetti per l’energia
Il nuovo budget aumenta fino a 5,4 miliardi di euro: primo bando in arrivo
Il programma europeo per l’ambiente cresce. Da quest’anno infatti Life avrà una maggiore dotazione economica e un tema rilevante in più da finanziare: l’energia. A confermarlo è il regolamento del programma, approvato il 29 aprile dal Parlamento europeo, accogliendo così i punti fondamentali dell’iniziale proposta della Commissione.
Il budget totale aumenta da 3,4 miliardi di euro ( 2014- 2020) a 5,4 miliardi ( 2021- 2027) e, nell’ambito dei due settori di intervento, Ambiente e Azione per il clima, viene strutturato in quattro sottoprogrammi: natura e biodiversità ( 2,1 miliardi), economia circolare e qualità della vita ( ex « Life Ambiente » , 1,3 miliardi), e mitigazione dei cambiamenti climatici/ adattamento e transizione verso l’energia pulita, entrambi con una dotazione di circa un miliardo di euro.
Mentre i primi tre sottoprogrammi rappresentano la prosecuzione di temi preesistenti, « Transizione verso l’energia pulita » viene assorbito dal programma per la ricerca Horizon e finanzierà progetti volti a rimuovere gli ostacoli di mercato che si frappongono alla transizione verso l’energia sostenibile con tecniche, metodi e soluzioni innovativi per raggiungere gli obiettivi europei inerenti le energie rinnovabili e l’efficienza energetica. In pratica, ciò che prima del 2013 era finanziato dal programma Intelligent energy Europe.
Per i progetti standard, il tasso di cofinanziamento europeo massimo aumenta dal 55 al 60%, eccetto che per progetti che riguardino specie e habitat considerati prioritari dalla Ue per i quali rimarrà il tetto del 75 per cento.
L’aumento di budget del programma è dovuto, in parte, all’inclusione del tema dell’energia con la relativa dotazione finanziaria e, in parte, alla maggiore importanza che rivestiranno quelli che finora sono stati chiamati « progetti integrati » .
A questi progetti verrà dedicato quasi un miliardo di euro, viste le esperienze di successo degli ultimi anni, e saranno di due tipologie: i progetti strategici di tutela della natura ( Snap), destinati a sostenere programmi di azione nazionali volti a integrare i pertinenti obiettivi in materia di natura e biodiversità in altre politiche e altri programmi di finanziamento, e i progetti strategici integrati ( Sip), ovvero iniziative che attuano su scala regionale, multiregionale, nazionale o transnazionale i piani d’azione o le strategie per l’ambiente o il clima nazionali ( e disposti da specifici atti normativi o politiche europee in materia), che promuovano la partecipazione dei portatori di interesse e il coordinamento con almeno un’altra fonte di finanziamento europea, nazionale o privata e il suo utilizzo.
In ogni caso, la maggior parte del bilancio andrà a sostenere i progetti Life tradizionali, di cui in Italia vantiamo circa un migliaio di esperienze finanziate, e che d’ora in poi verranno chiamati « progetti di azione standard » . Una parte minore dei fondi andrà a sostenere « progetti di assistenza tecnica » , per migliorare la capacità di presentare i progetti o favorire la replicazione dei risultati dei progetti, su una scala più ampia.
La partecipazione al programma sarà aperta a soggetti giuridici stabiliti nel territorio europeo e in paesi terzi associati al programma Life. I dettagli sui bandi, le modalità di selezione dei progetti, priorità e temi finanziabili ( i topic) saranno contenuti nel programma pluriennale e nella decisione finanziaria, atti che verranno pubblicati dalla Commissione nelle prossime settimane.
A valle di questi atti potrà essere pubblicato il primo bando per la presentazione di progetti standard. Una ultima novità riguarda la gestione operativa del programma, che non è più in capo all’agenzia europea Easme ( che ha cessato di esistere) ma in capo alla neonata agenzia Cinea ( Climate, infrastructure and environment executive agency).