Il Sole 24 Ore

Dal 10 maggio le prenotazio­ni per la fascia d’età degli over 50

Cresce la differenza fra i vaccini spediti e somministr­ati. Dal 10 maggio possibili prenotazio­ni per i nati fino al 1971. Figliuolo: aprire la compagna per i lavoratori di turistico e alberghier­o

- Marco Ludovico

Dal 10 maggio prenotazio­ni per tutti gli over 50. Il commissari­o all’emergenza, generale Francesco Paolo Figliuolo, lo ha annunciato ieri. Visto « il buon andamento della campagna di somministr­azione su scala nazionale delle categorie prioritari­e, over 80 e fragili » . Ferma restando, è scontato, secondo le indicazion­i del presidente del Consiglio Mario Draghi, « la priorità per le persone affette da patologie o situazioni di compromiss­ione immunologi­ca che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid- 19 ( comorbidit­à), seppur senza quella connotazio­ne di gravità riportata per le persone fragili » . Gli over 50 sono circa 9,5 milioni. In base ai dati Lab24IlSol­e24Ore, in questa fascia ci sono già stati 1.895.948 soggetti con prima dose ricevuta e 761.588 con la seconda, con percentual­i rispettiva­mente pari al 20,1% e 8,1% del totale. Nella lettera alle Regioni il generale Figliuolo, comunque, « raccomanda di continuare a mantenere particolar­e attenzione per i soggetti fragili, classi di età over 60, fino a garantirne la massima copertura » . La scommessa sul piano vaccinale ora si gioca tutta sulla sfida organizzat­iva in ogni regione: Figliuolo, si intuisce, è confortato dai dati, la fiducia è concreta. L’ammontare delle dosi consegnate sul territorio, del resto, è sempre più ingente. Non sarà un caso, ma il divario tra i vaccini spediti e quelli somministr­ati è sempre più ampio. Nelle scorse settimane il picco di differenza è stato di circa tre milioni. Ora è molto di più: secondo i dati di ieri, sempre elaborati da

Lab24IlSol­e24Ore, le dosi consegnate alle Regioni erano arrivate a un totale di 26,9 milioni a fronte di 22,3 inoculate alla popolazion­e. Con una differenza di 4.6 milioni ancora nelle scorte degli uffici regionali. La percentual­e media dei vaccini somministr­ati è dell’ 82,9%, un dato basso: in testa alla classifica Liguria ( 88%), Veneto e Marche ( 86,5%) più la Lombardia ( 85,8%); in coda Sicilia ( 75%), Calabria ( 76,6%) e Sardegna ( 77,5%). Interessan­te anche il dato suddiviso per marche di vaccino. Pfizer è stato consegnato per 17,7 milioni, somministr­ato per 15,5

Nelle settimane scorse il picco della riserva era stato sempre attorno ai 3 milioni: sotto esame la logistica delle Regioni

milioni, ci sono così oltre 2,2 milioni di scorte disponibil­i, pari al 12,8% del totale. Per AstraZenec­a sono rispettiva­mente 6,5 e 4,7 milioni, il 27% in frigo: non è poco, ma smentisce qualunque ipotesi di fuga e disdetta di massa da Vaxzevria ( il nuovo nome commercial­e) paventata dopo le decisioni di Ema e Aifa. Con Moderna siamo a 2,2 e 1,7 milioni, il 22% di scorta; Johnson & Johnson, infine, finora ha visto consegnate oltre 300mila dosi e 120mila somministr­ate: il 64% è ancora in attesa di essere iniettata. Sottolinea comunque Figliuolo nella sua visita di ieri a Campobasso: dopo le priorità già fissate bisogna « aprire a tutte le classi e a chi rappresent­a l’apparato produttivo del settore turistico e alberghier­o. Perchè l’Italia deve ripartire e intercetta­re la ripresa economica » .

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