Arriva il nuovo decreto su aperture e green pass Italia quasi tutta gialla
A fine mese quattro Regioni in zona bianca. Governatori in pressing sui parametri
In vista del tagliando alle misure anticovid che il governo farà la prossima settimana, e con l’Italia che da lunedì non avrà più zone rosse, sale il pressing delle Regioni e del centrodestra per allentare ulteriormente le restrizioni. In realtà fin dall’inizio lo stesso premier Mario Draghi aveva anticipato un « tagliando » a metà mese, quando cioè sarà possibile valutare gli effetti delle prime riaperture, scuole comprese. E visti i dati incoraggianti degli ultimi giorni è assai probabile che in settimana arrivi un nuovo decreto dove - come ha confermato la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini - saranno inserite anche « le norme per il greeen pass » . In ballo però non ci sono solo le riaperture - i ristoranti anche al chiuso e le palestre ripartirebbero da metà maggio invece che dal 1° giugno - e il coprifuoco ( si tratta per portarlo alle 23 o addirittura alle 24). Le Regioni chiedono anche di rivedere presto i parametri che decidono i colori e di conseguenza determinano le restrizioni. Su questo è al lavoro da settimane una commissione dove siedono i tecnici del ministero della Salute, dell’Iss e delle Regioni. Tra i parametri più criticati c’è in particolare quello che fa scattare le chiusure se si superano i 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti, che i Governatori vorrebbero abolire. La ragione è nota: ad essere penalizzate sarebbero le Regioni dove si fanno più tamponi. I governatori criticano anche il ricorso a dati spesso troppo poco aggiornati che non fotografano l’ultimo andamento dell’epidemia. È il caso della Sardegna che da giorni protesta perché da tre settimane ha numeri da zona gialla, ma dovrebbe restare ancora in arancione rispettando le due settimane di durata delle misure più restrittive. Oggi infatti il consueto report settimanale dell’Iss sancirà il passaggio delle Regioni verso i nuovi colori. Con l’epidemia che da almeno un paio di settimane sta rallentando - ieri i nuovi casi sono leggermente risaliti con 11807 contagi e 258 morti ma ricoveri sempre in calo - è quasi scontato il passaggio della Puglia verso il giallo, seguita molto probabilmente anche da Basilicata e Calabria. Lascia il rosso per l’arancione anche la Valle d’Aosta che si unisce a Sardegna e Sicilia. Occhi puntati sull’Rt, la scorsa settimana leggermente risalito a 0,85, con alcune Regioni che vedono un ulteriore crescita come il Veneto ( 0,95) e il Lazio ( 0,9) che si avvicinano così alla soglia « 1 » che segna una ripresa dell’epidemia. In ogni caso se la curva dei contagi dovesse continuare a calare già alcune Regioni entro la fine di maggio potrebbero addirittura ambire alla « zona bianca » , quella con le restrizioni al minimo e sperimentata finora solo dalla Sardegna. Per entrarci bisogna avere meno di 50 casi ogni 100mila abitanti oltre ad avere un Rt sotto 1: tra le Regioni più vicine ci sono Molise ( 66 casi) Friuli ( 77), Abruzzo ( 81) e Umbria ( 84). L’attenzione comunque resta alta soprattutto sul fronte varianti: ieri il ministro della Salute Speranza ha prorogato al 30 maggio il divieto di ingresso da India, Sri Lanka e Bangladesh fatta eccezione per i cittadini italiani.