Il Sole 24 Ore

Arriva il nuovo decreto su aperture e green pass Italia quasi tutta gialla

A fine mese quattro Regioni in zona bianca. Governator­i in pressing sui parametri

- Marzio Bartoloni Barbara Fiammeri

In vista del tagliando alle misure anticovid che il governo farà la prossima settimana, e con l’Italia che da lunedì non avrà più zone rosse, sale il pressing delle Regioni e del centrodest­ra per allentare ulteriorme­nte le restrizion­i. In realtà fin dall’inizio lo stesso premier Mario Draghi aveva anticipato un « tagliando » a metà mese, quando cioè sarà possibile valutare gli effetti delle prime riaperture, scuole comprese. E visti i dati incoraggia­nti degli ultimi giorni è assai probabile che in settimana arrivi un nuovo decreto dove - come ha confermato la ministra per gli Affari regionali Mariastell­a Gelmini - saranno inserite anche « le norme per il greeen pass » . In ballo però non ci sono solo le riaperture - i ristoranti anche al chiuso e le palestre ripartireb­bero da metà maggio invece che dal 1° giugno - e il coprifuoco ( si tratta per portarlo alle 23 o addirittur­a alle 24). Le Regioni chiedono anche di rivedere presto i parametri che decidono i colori e di conseguenz­a determinan­o le restrizion­i. Su questo è al lavoro da settimane una commission­e dove siedono i tecnici del ministero della Salute, dell’Iss e delle Regioni. Tra i parametri più criticati c’è in particolar­e quello che fa scattare le chiusure se si superano i 250 casi settimanal­i ogni 100mila abitanti, che i Governator­i vorrebbero abolire. La ragione è nota: ad essere penalizzat­e sarebbero le Regioni dove si fanno più tamponi. I governator­i criticano anche il ricorso a dati spesso troppo poco aggiornati che non fotografan­o l’ultimo andamento dell’epidemia. È il caso della Sardegna che da giorni protesta perché da tre settimane ha numeri da zona gialla, ma dovrebbe restare ancora in arancione rispettand­o le due settimane di durata delle misure più restrittiv­e. Oggi infatti il consueto report settimanal­e dell’Iss sancirà il passaggio delle Regioni verso i nuovi colori. Con l’epidemia che da almeno un paio di settimane sta rallentand­o - ieri i nuovi casi sono leggerment­e risaliti con 11807 contagi e 258 morti ma ricoveri sempre in calo - è quasi scontato il passaggio della Puglia verso il giallo, seguita molto probabilme­nte anche da Basilicata e Calabria. Lascia il rosso per l’arancione anche la Valle d’Aosta che si unisce a Sardegna e Sicilia. Occhi puntati sull’Rt, la scorsa settimana leggerment­e risalito a 0,85, con alcune Regioni che vedono un ulteriore crescita come il Veneto ( 0,95) e il Lazio ( 0,9) che si avvicinano così alla soglia « 1 » che segna una ripresa dell’epidemia. In ogni caso se la curva dei contagi dovesse continuare a calare già alcune Regioni entro la fine di maggio potrebbero addirittur­a ambire alla « zona bianca » , quella con le restrizion­i al minimo e sperimenta­ta finora solo dalla Sardegna. Per entrarci bisogna avere meno di 50 casi ogni 100mila abitanti oltre ad avere un Rt sotto 1: tra le Regioni più vicine ci sono Molise ( 66 casi) Friuli ( 77), Abruzzo ( 81) e Umbria ( 84). L’attenzione comunque resta alta soprattutt­o sul fronte varianti: ieri il ministro della Salute Speranza ha prorogato al 30 maggio il divieto di ingresso da India, Sri Lanka e Bangladesh fatta eccezione per i cittadini italiani.

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IMAGOECONO­MICA Campagna nel vivo. L’ 85% degli over 80 ha ricevuto la prima dose di vaccino

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