Il Sole 24 Ore

Iscritti, l’aut aut di Conte a Casaleggio

Pronto il ricorso alla Privacy Roma: Rousseau con Raggi, dubbi di Zingaretti

- Emilia Patta

« Ricorrerem­o a tutti gli strumenti per contrastar­e eventuali abusi. Non si può fermare il Movimento, la prima forza politica del Parlamento. L’associazio­ne Rousseau per legge è obbligata a consegnare i dati degli iscritti al movimento, che ne è l’unico e legittimo titolare » . È quasi minaccioso l’aut aut che Giuseppe Conte invia a Davide Casaleggio. Lui, il figlio del fondatore del M5s, per ora tace. Ma da Rousseau si fa notare che nei prossimi giorni la linea non cambierà: le liste saranno consegnate solo al rappresent­ante legale del movimento e siccome il Tribunale di Cagliari ha messo in discussion­e il fatto che ce ne sia uno, allo stato dei fatti la preziosa lista non potrà essere consegnata.

Il leader in pectore ha tutto pronto: nuovo statuto, carta dei valori, una nuova piattaform­a ibrida ( i servizi saranno esternaliz­zati e affidati a società diverse mentre la governance sarà in house), autonoma da Rousseau, per procedere alle votazioni e all’incoronazi­one. Nella tarda serata di mercoledì è stato fatto il punto in una riunione on line con Luigi Di Maio, Federico D’Incà, Stefano Patuanelli, Fabiana Dadone, Vito Crimi e i capigruppo Davide Crippa e Ettore Licheri: se Casaleggio non risponderà all’aut aut partità subito il ricorso al Garante della Privacy. Ma il problema è che anche questa strada è lunga: occorrerà qualche mese. Tanto che alcuni dei big hanno avanzato un’ipotesi alternativ­a, ossia ” chiamare” gli iscritti sui social e portarli a votare sulla piattaform­a alternativ­a. « In Italia non credo ci sia un attivista del M5s che non voglia Conte alla guida - dice il ministro per i Rapporti con il Parlamento D’Incà -. La mia unica richiesta è che ci facciano votare » . Una soluzione rischiosa, quella della “chiamata” degli iscritti, ma certo meno rischiosa dell’abbandono del simbolo per formare un partito del tutto nuovo lasciando di fatto a Casaleggio il marchio storico. Tanto più che proprio ieri il figlio del fondatore ha reso noto che la piattaform­a Rousseau metterà a disposizio­ne della sindaca uscente di Roma Virginia Raggi gli strumenti per coinvolger­e i cittadini nella stesura del programma elettorale: uno schieramen­to al fianco di Raggi che è un’entrata a gamba tesa nel dialogo in corso tra M5s e Pd in vista delle comunali. È noto infatti che il governator­e del Lazio ed ex segretario del Pd Nicola Zingaretti, corteggiat­issimo dal suo successore Enrico Letta, è disposto a scendere in campo come candidato sindaco a Roma a condizione che l’alleanza gialloross­a da lui faticosame­nte costruita in Regione prosegua anche in vista delle elezioni regionali anticipate ( sarebbero a dicembre o gennaio, dopo le comunali, nel caso di sue dimissioni per correre a Roma). Ma nessuno nel M5s è ora in grado di dare a Zingaretti questa garanzia, e il tempo stringe: le candidatur­e del Pd alle primarie di giugno si deciderann­o entro domenica.

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GIUSEPPE CONTE Il leader in pectore del M5s ha ribadito che l’associazio­ne Rousseau è obbligata per legge a consegnare i dati degli iscritti al movimento

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