Marcegaglia: il 30% dell’acciaio andrà in treno
Il gruppo rafforza l’accordo con Rail Cargo per i trasporti verso Austria ed Est Europa
Il gruppo Marcegaglia, leader mondiale nella trasformazione dell’acciaio, punta a diventare anche un campione di sostenibilità. Uno dei principali strumenti per raggiungere questo obiettivo, assieme alla costante innovazione degli impianti e del sistema produttivo, è il trasporto ferroviario. Dice Stefano Grandi, logistic manager del gruppo per le ferrovie e le piattaforme logistiche: « Nel 2013 il gruppo Marcegaglia spediva via treno circa 650mila tonnellate di acciaio l’anno ( tra coils, lamiere, nastri e lamiere da treno). Nel 2021 saliremo a circa 1,65 milioni di tonnellate, tra movimentazioni interne agli stabilimenti del gruppo e spedizioni ai clienti. L’ambizione è di raggiungere, nel più breve tempo possibile, i due milioni di tonnellate l’anno di merce spedita via treno, pari a circa il 30% della produzione. Aggiungo un dato ulteriore, per spiegare l’impatto che la scelta del gruppo Marcegaglia ha avuto e ha sull’ambiente. Dal 2013, l’anno in cui è iniziata la grande espansione verso il trasporto ferroviario a oggi - continua Grandi - calcoliamo che, grazie al treno, ci siano 150 Tir in meno al giorno lungo le strade » .
Il gruppo Marcegaglia lavora con diversi partner ferroviari: i tedeschi di Db Cargo per le spedizioni in tutta Europa, Mercitalia Rail ( gruppo Fs) per il trasporto di acciaio sia in Italia sia all’estero, Cfi- Compagnia ferroviaria italiana per il traffico domestico e Rail Cargo, la compagnia merci controllata dalle ferrovie federali austriache Öbb. E proprio con Rail Cargo è stato siglato, nei giorni scorsi, un accordo per ampliare la collaborazione con l’aggiunta di un treno in più alla settimana, dedicato al trasporto di acciaio dall’Italia al mercato austriaco e verso l’Est Europa. Ad annunciarlo è la stessa azienda ferroviaria del paese, Öbb, secondo la quale nell’insieme il progetto permette di ridurre le emissioni di C02 di 3.800 tonnellate ogni anno. In particolare i traffici di Marcegaglia sono gestiti facendo perno sull’hub di Rail Cargo di San Stino di Livenza
PORTO DI CARRARA ( Venezia), che secondo la società austriaca grazie alla sua posizione, nei pressi di Venezia e Treviso, rappresenta uno snodo ideale per i mercati dell’Europa centrale, meridionale e sud- orientale. Continua Grandi: « Per centrare gli obiettivi stabiliti, continueremo a investire affinché la capacità ferroviaria dei nostri siti produttivi aumenti, attraverso la realizzazione di un maggior numero di binari all’interno degli stabilimenti » .
Intanto prosegue la collaborazione tra Marcegaglia e Gruppo Fs. L’intesa, che ha una durata quadriennale ( 2019- 2022), prevede circa 30 treni a settimana su flussi nazionali, principalmente sulla relazione RavennaGazoldo ( Mantova) e internazionali tra Italia e Germania/ Polonia/ Serbia. Sostenibilità, quindi, come stella polare che orienta le scelte logistiche del gruppo siderurgico fondato nel 1959 da Steno Marcegaglia. Sostenibilità che sarà al centro del G20 di Roma ( 30- 31 ottobre 2021) sotto la presidenza italiana. Con Emma Marcegaglia che, tra l’altro, è chair del B20 Italy, il G20 Business Summit organizzato con la regia di Confindustria in coincidenza con la prima presidenza italiana del G20.