Essilux fa più ricavi e va avanti su GrandVision
Nei tre mesi il giro d’affari sale del 7,3% a 4 miliardi (+ 14,3% a cambi costanti).
Essilor Luxottica archivia il primo trimestre con ricavi in crescita e conferma l’acquisizione dell’olandese GrandVision.
Nei primi tre mesi dell’anno il gruppo ha registrato ricavi consolidati di 4.060 milioni, con un incremento su base annua del 7,3% rispetto al primo trimestre 2020 (+ 14,3% a cambi costanti). I ricavi consolidati sono cresciuti dell’ 1,9% a cambi costanti rispetto allo stesso periodo anche del 2019. L’e- commerce è in aumento del 61% rispetto al 2019 a cambi costanti. Nel primo trimestre 2021 sono Nord America, Cina e Australia a guidare la ripresa. « EssilorLuxottica ha avuto un ottimo inizio d’anno: sebbene la pandemia ci abbia posto sfide sempre più impegnative le abbiamo affrontate con decisione, raggiungendo un aumento significativo dei ricavi che hanno superato i livelli pre- pandemia » , hanno sottolineato i vertici del colosso delle lenti e delle montature, Francesco Milleri e Paul du Saillant, rispettivamente amministratore delegato e vice amministratore delegato di EssilorLuxottica. A fine marzo, il gruppo poteva contare su 9,3 miliardi di liquidità e investimenti a breve termine e un indebitamento finanziario netto di 2,6 miliardi ( comprese le passività per leasing) rispetto a un indebitamento finanziario netto di 3 miliardi a fine 2020. Essilor Luxottica, inoltre, « prosegue nell’obiettivo di raggiungere sinergie comprese nel range tra i 300 e i 350 milioni di utile operativo adjusted entro la fine del 2021 e tra i 420 e i 600 milioni entro la fine del 2023 » , si legge nella nota.
In questo quadro, l’operazione di acquisizione di GrandVision « è confermata » , ha annunciato Paul du Saillant. Dopo il via libera da parte dell’Antitrust cilena, « ora manca solo quello dell’Autorità turca » atteso « nelle prossime settimane » , ha chiarito il manager durate la conference call con gli analisti finanziari sui conti del primo trimestre dell’anno. E’ comunque in atto un braccio di ferro per l’ottenimento di informazioni da parte di Essilux con GrandVision e con il fondo Hal proprietario, con un arbitrato internazionale ancora in corso. Per l’acquisizione della catena di distribuzione con base in Olanda il gruppo italo francese dovrà cedere innanzitutto circa 350 negozi in Italia, Belgio e Paesi Bassi per non condizionare troppo il mercato, secondo quanto chiesto dall’Antitrust Ue. Nelle scorse settimane si è registrato un secondo round giudiziario a favore di GrandVision e del fondo Hal, con il Tribunale di Rotterdam che ha rigettato anche in appello la richiesta del gruppo italo francese di avere dati sulle politiche aziendali tenute durante l’emergenza Covid. Ora, nella vicenda che « vale » oltre 7.000 negozi nel mondo e circa 37mila dipendenti resta soprattutto da valutare il giudizio dell’arbitrato internazionale che si deve esprimere sull’operazione. La scadenza cruciale per il “closing” di un’operazione, che quasi due anni fa quando fu lanciata valeva oltre 7 miliardi di euro, resta comunque fissata nel prossimo mese di luglio, entro il quale analisti e operatori di mercato si attendono una soluzione.