Previdenza integrativa per i giovani, le dieci proposte lanciate da Plus24
Tra le possibilità esaminate c’è anche la dote pensione alimentata dai genitori Già avviato un confronto con le associazioni di categoria
C’è la “dote pensione” fino ai 18 anni, alimentata dai genitori che potranno dedurre dal reddito imponibile tutto quello che versano ai figli ( in aggiunta ai già previsti 5.164 euro). E ancora, il contributo dello Stato dell’ 1% del reddito professionale netto alla giovane partita Iva, che deve a sua volta conferire altrettanto per ottenere il versamento pubblico. Fino ad arrivare alla linea d’investimento green, fiscalmente vantaggiosa, per generazioni molto attente al tema del cambiamento climatico.
Sono alcune delle 10 proposte che Plus24, il settimanale di risparmio e investimenti del Sole 24 Ore, presenterà sul numero di domani. Un’iniziativa rivolta soprattutto al mondo della politica, che ha dimenticato di stimolare l’adesione dei più giovani ai fondi pensione, pilastro importante per il loro futuro previdenziale.
Il manifesto- pensioni è stato sottoposto alle associazioni di categoria e agli esperti per avviare da subito un confronto. Tanti i consensi, soprattutto sulla “dote”, ma anche critiche su argomenti che da sempre sono all’attenzione del mondo sindacale e politico. Che però non sempre vengono filtrati dalla prospettiva delle nuove generazioni. Persone che molto spesso hanno lavori saltuari, intermittenti e che versano contributi
PLUS24 previdenziali quando e se possono.
Ecco dunque che la leva fiscale diventa fondamentale. Senza dimenticare l’inserimento di prodotti come le polizze che coprono infortuni e invalidità, in abbinata con gli stessi prodotti previdenziali. Nell’approfondimento di domani viene inoltre esaminato l’argomento costi e l’incidenza sui rendimenti delle forme pensionistiche complementari. Un tema caldo quello delle spese, più volte stigmatizzato nella relazione della Covip, l’authority che vigila sui fondi pensione.
Non ultima da ricordare c’è la questione della busta arancione. Dopo anni di battaglie per avere l’invio a casa dei lavoratori dello schema dei contributi versati e della possibile futura pensione, c’è stata la sospensione dell’iniziativa. È sufficiente un calcolo online della propria posizione previdenziale? O non sarebbe meglio inviare nella casella postale di tutti gli italiani la documentazione arancione?