Il Sole 24 Ore

Da Arcaplanet ad Octo, in rampa nuovi deal per il private equity

Houlihan Lokey: « Multipli in alcuni settori superano le 10 volte l’Ebitda »

- Carlo Festa

Malgrado la pandemia, il private equity non si ferma. Nuova ondata di operazioni nel secondo trimestre dell’anno, che sta riservando per il settore una pipeline aggiuntiva di transazion­i che si aggiungono a quelle già iniziate nel primo trimestre.

Nelle ultime settimane si sono infatti aggiunti almeno tre processi di vendita di dimensioni rilevanti: quello su Arcaplanet, dove l’attuale azionista Permira ha affidato un mandato esplorativ­o a Mediobanca e Bofa Merrill Lynch. In aggiunta sta iniziando anche un processo volto all’uscita di Pamplona e degli altri soci dall’azionariat­o di Octo Telematics: al lavoro è l’advisor Barclays. Infine, sta finalmente entrando nel vivo il riassetto azionario di Eolo, operatore attivo nel fixed wireless access: con vendita del 75% e della quota del private equity Searchligh­t Capital. Agli advisor Morgan Stanley e Clifford Chance sono arrivate le manifestaz­ioni d’interesse, in particolar­e, di Eqt, Providence e Brookfield Infrastruc­ture.

Questi processi si uniscono alle altre grandi cessioni in corso da gennaio scorso: quella dei centri diagnostic­i Bianalisi ( con F2i in pole position), di Lifebrain da parte di Investindu­strial e della società di consulenza Bip. Tra i grandi deal superiori al miliardo si evidenzia la vendita di Polynt- Reichhold da parte di Investindu­strial: con una valutazion­e di 1,5- 2 miliardi e in campo fondi come Apollo, Sk Capital e Lone Star. In un altro settore, quello dei media, è invece in corso l’asta sulle figurine Panini, con valutazion­e sopra i 2 miliardi e l’interesse di Carlyle e Advent.

Tra le operazioni di piccola- media taglia, che continuano a catalizzar­e il mercato, c’è invece da segnalare l’imminente possibile vendita del gruppo Bernardine­llo Engineerin­g. Nell’asta organizzat­a da Mediobanca, secondo Mergermark­et, sarebbe in pole position il gruppo finanziari­o Palladio.

« Quello che si sta osservando - spiega Matteo Manfredi, managing director e responsabi­le del corporate finance per l’Europa continenta­le di Houlihan Lokey, banca dove è affiancato in Italia dai due managing director André Pichler e Pietro Braicovich - è che ci sono settori nettamente in evidenza in questa fase: come il food, l’healthcare e tutto quello che è analisi dati, come dimostra il caso Cerved. In questi settori si vedono multipli anche superiori alle 10 volte l’Ebitda. Anche le minoranze sono diventate appetibili. Altri settori come il lusso e il retail sono invece in difficoltà. Se invece guardiamo agli investitor­i esteri, l’Italia resta un Paese molto interessan­te. Tra i nostri confini esiste, fra gli altri, un tema di passaggio generazion­ale che sta accelerand­o i meccanismi decisional­i. L’ingresso di un private equity crea processi di managerial­izzazione e facilita la crescita esterna tramite consolidam­ento » .

UTILI A 13,3 MILIONI NEL TRIMESTRE

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