Da Arcaplanet ad Octo, in rampa nuovi deal per il private equity
Houlihan Lokey: « Multipli in alcuni settori superano le 10 volte l’Ebitda »
Malgrado la pandemia, il private equity non si ferma. Nuova ondata di operazioni nel secondo trimestre dell’anno, che sta riservando per il settore una pipeline aggiuntiva di transazioni che si aggiungono a quelle già iniziate nel primo trimestre.
Nelle ultime settimane si sono infatti aggiunti almeno tre processi di vendita di dimensioni rilevanti: quello su Arcaplanet, dove l’attuale azionista Permira ha affidato un mandato esplorativo a Mediobanca e Bofa Merrill Lynch. In aggiunta sta iniziando anche un processo volto all’uscita di Pamplona e degli altri soci dall’azionariato di Octo Telematics: al lavoro è l’advisor Barclays. Infine, sta finalmente entrando nel vivo il riassetto azionario di Eolo, operatore attivo nel fixed wireless access: con vendita del 75% e della quota del private equity Searchlight Capital. Agli advisor Morgan Stanley e Clifford Chance sono arrivate le manifestazioni d’interesse, in particolare, di Eqt, Providence e Brookfield Infrastructure.
Questi processi si uniscono alle altre grandi cessioni in corso da gennaio scorso: quella dei centri diagnostici Bianalisi ( con F2i in pole position), di Lifebrain da parte di Investindustrial e della società di consulenza Bip. Tra i grandi deal superiori al miliardo si evidenzia la vendita di Polynt- Reichhold da parte di Investindustrial: con una valutazione di 1,5- 2 miliardi e in campo fondi come Apollo, Sk Capital e Lone Star. In un altro settore, quello dei media, è invece in corso l’asta sulle figurine Panini, con valutazione sopra i 2 miliardi e l’interesse di Carlyle e Advent.
Tra le operazioni di piccola- media taglia, che continuano a catalizzare il mercato, c’è invece da segnalare l’imminente possibile vendita del gruppo Bernardinello Engineering. Nell’asta organizzata da Mediobanca, secondo Mergermarket, sarebbe in pole position il gruppo finanziario Palladio.
« Quello che si sta osservando - spiega Matteo Manfredi, managing director e responsabile del corporate finance per l’Europa continentale di Houlihan Lokey, banca dove è affiancato in Italia dai due managing director André Pichler e Pietro Braicovich - è che ci sono settori nettamente in evidenza in questa fase: come il food, l’healthcare e tutto quello che è analisi dati, come dimostra il caso Cerved. In questi settori si vedono multipli anche superiori alle 10 volte l’Ebitda. Anche le minoranze sono diventate appetibili. Altri settori come il lusso e il retail sono invece in difficoltà. Se invece guardiamo agli investitori esteri, l’Italia resta un Paese molto interessante. Tra i nostri confini esiste, fra gli altri, un tema di passaggio generazionale che sta accelerando i meccanismi decisionali. L’ingresso di un private equity crea processi di managerializzazione e facilita la crescita esterna tramite consolidamento » .
UTILI A 13,3 MILIONI NEL TRIMESTRE