I passaggi chiave
1 RIVALUTAZIONE NEL 2021 Senza riconoscimento fiscale
L'emendamento al decreto sostegni prevede la possibilità di effettuare la rivalutazione del decreto agosto anche nel bilancio dell'esercizio immediatamente successivo a quello previsto dalla norma originaria limitatamente a beni che non erano stati rivalutati nel bilancio 2020. Per le imprese con esercizio “solare” si tratta del bilancio al 31 dicembre 2021. La proroga non opera però sul piano fiscale. Chi rivaluterà i beni nel bilancio successivo non potrà ottenere il riconoscimento fiscale pagando la modesta imposta sostitutiva del 3%
2 PATRIMONIO Adeguamento contabile
Chi sceglierà di rivalutare nel bilancio 2021, non potendo affrancare i maggiori valori, dovrà stanziare le imposte differite passive, riducendo di quasi il 25% l'impatto migliorativo sul patrimonio netto. A fronte di 1 milione di rivalutazione, nell'adeguamento contabile il patrimonio cresce di 721mila euro contro i 970mila della rivalutazione fiscale. L'emendamento prevede anche l'impossibilità, nel 2021, di affrancare la riserva. Con l'adeguamento solo contabile non scatta sospensione di imposta sulla riserva
3 ALBERGHI E TERME Rivalutazione gratuita
Per la rivalutazione gratuita del settore alberghierotermale, l'emendamento fornisce due interpretazioni autentiche. I maggiori valori possono essere iscritti anche su immobili concessi in locazione o affitto di azienda a imprese che operano nel settore indicato dalla legge. In caso di affitto di azienda, è richiesto che gli ammortamenti siano dedotti dal concedente.
Rivalutazione anche per immobili destinati ad alberghi o terme che sono ancora in costruzione, in fase di rinnovo o di completamento
4 BILANCI 2020 Regole immutate
La legge di conversione non interviene sulla rivalutazione stanziata nei bilanci 2020. E neppure per il riallineamento dei beni immateriali e dell'avviamento. Molte società hanno già approvato i bilanci contenenti gli effetti di rivalutazione e riallineamento, sicché qualsiasi modifica a tempo scaduto avrebbe effetti negativi per le imprese. Ad esempio, rinunciando al riconoscimento fiscale, il patrimonio netto iscritto nel bilancio approvato risulterebbe sovrastimato rispetto a quanto generato con lo stanziamento delle imposte differite