Scuola: verso l’assunzione di almeno 60mila docenti precari
Sul piatto ci sarebbero tra gli 1 e gli 1,3 miliardi di euro, ma cresce il pressing per aumentare le risorse: i posti vuoti sono 112mila, quasi sei su dieci al Nord
Inizia a prendere forma il piano di assunzioni e di stabilizzazioni del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Potrebbero essere almeno 60mila i precari che il primo settembre, attraverso un mix di procedure, si vedranno trasformare l’incarico a tempo indeterminato.
Il maxi- piano di assunzioni ordinarie e di stabilizzazioni targato Patrizio Bianchi inizia a prender forma. Potrebbero essere almeno 60mila i precari che il 1° settembre si vedranno trasformare l’incarico in contratto a tempo indeterminato, attraverso un mix di procedure, inclusa una « urgente e transitoria » che dovrà mettere a punto il ministero dell’Istruzione. La sfida è duplice. Da un lato, come ripetuto più volte dal premier Mario Draghi, c’è da evitare di ritrovarsi a settembre - in assenza di interventi - con la cifra record di 210mila supplenti. Dall’altro, c’è da iniziare a coprire, con docenti stabili, le 112mila cattedre attualmente vuote ( un numero, peraltro, destinato di anno in anno a crescere viste le elaborazioni del turn- over di insegnanti fatte dall’esecutivo, tra le 25 e le 30mila uscite ogni anno).
Il dossier è in mano ai tecnici di Istruzione, palazzo Chigi ed Economia e non mancano le fibrillazioni. Sul piatto, al momento, ci sarebbero tra gli 1 e gli 1,3 miliardi di euro. Ma la partita non è chiusa, e il pressing, anche politico, sul dicastero di via XX Settembre è forte per incrementare le risorse e salire oltre la soglia delle 60mila.
I numeri, del resto, sono importanti. I posti vuoti, come detto, sono 112mila, e quasi 6 posti su 10 sono al Nord, da Bologna in su.
La necessità di studiare un mix di strumenti nasce dal fatto che, attingendo ai soli canali ordinari ( Gae e graduatorie vecchi concorsi), negli scorsi anni si è riusciti a riempire meno del 30% dei posti autorizzati. Da qui la necessità di cercare anche altrove. A cominciare dai 32mila posti della procedura straordinaria - indetta dal precedente governo e ormai prossima al traguardo - le cui assunzioni ( di precari storici con 36mesi e più di servizio alle spalle) potrebbero essere anticipate a settembre ( se non tutte, almeno una fetta consistente). Mentre ormai è chiaro a tutti che non si potrà contare sulle 46mila cattedre delle due selezioni ordinarie ferme al palo.
Ecco allora che si fa strada un’altra strada, quella di una nuova “sanatoria” ( si vedano il Sole 24Ore di lunedì 29 marzo e 19 aprile). La conferma arriva dal « Patto per la scuola » , un documento di 6 pagine, che il ministro del
BOCCIATURE
Una circolare dell’Istruzione conferma il ritorno delle bocciature dopo un anno di stop
l’Istruzione, Patrizio Bianchi, punta a firmare con i sindacati. E dove tra gli impegni messi nero su bianco c’è anche quello di « assicurare la presenza di ogni figura professionale al primo settembre di ogni anno » , impegno, si aggiunge subito dopo, da « realizzare entro l’avvio del prossimo anno scolastico, anche attraverso una procedura urgente e transitoria di reclutamento a tempo indeterminato » .
Per i dettagli sul mix di procedure assunzionali da mettere in campo occorrerà attendere ancora qualche settimana. L’Istruzione è al lavoro per assicurarsi che le risorse assunte a tempo indeterminato vadano proprio a coprire i posti effettivamente liberi e disponibili. Inoltre, nella bozza di « Patto per la scuola » , si apre anche a selezioni con cadenze regolari, e a « una programmazione pluriennale degli organici e dei contratti a tempo determinato » , per evitare il ricrearsi di precariato ( che poi richiederebbe nuovi piani di smaltimento). Nell’accordo tra il ministro Bianchi e i sindacati c’è anche l’impegno a reperire nuove risorse per i rinnovi contrattuali, e arrivare agli aumenti a tre cifre promessi dai precedenti governi ( a oggi gli incrementi si fermano a 90 euro lordi, 50- 55 netti).
Mentre si ragiona sul nuovo anno, c’è da portare a termine questo. Una circolare dell’Istruzione conferma il ritorno delle bocciature dopo un anno di stop. Applicabili anche a chi ha fatto lezioni in Dad, sebbene si invitino le scuole a tener conto delle eventuali assenze per Covid.