Un green pass per i concerti dal vivo
L’Arena di Verona chiede deroghe al Cts. Intanto il ticketing si riorganizza
Mentre a Bruxelles si discute di green pass, il passaporto immunitario che dovrebbe riavvicinarci alla normalità, le piattaforme di ticketing si portano avanti col lavoro: arriva un’app che incrocerà i dati dello spettatore alla sua “storia sanitaria” recente. Una specie di green pass per appassionati di concerti che con il green pass vero e proprio, quando sarà pronto, dovrebbe dialogare. Si chiama TicketOne Check- in e la lancia TicketOne, piattaforma del gruppo tedesco Cts Eventim, leader del mercato italiano.
Una applicazione già sottoposta al vaglio del ministero della Cultura che, in queste settimane, sta riscrivendo le regole per la partecipazione agli eventi dal vivo post Covid. Il contesto è noto: da maggio, nelle regioni in zona gialla, sono consentiti previ distanziamento e mascherine Ffp2 gli eventi al chiuso per un massimo di 500 spettatori e quelli all’aperto per un massimo di mille spettatori. Tuttavia, da parte dei promoter arrivano pressioni per eventi di più ampia portata. L’Arena di Verona, che il 19 giugno affiderà a Riccardo Muti l’Aida, ha per esempio inviato a ministero e Cts un protocollo di 55 pagine per l’estensione della platea a 6mila spettatori e la deroga del coprifuoco alle 24. Per Gianmarco Mazzi, ad di Arena di Verona Srl, si tratta di « un appello al buonsenso » . A scenari di questo tipo guarda TicketOne Check- in. « La nuova app - racconta Andrea Grancini, dg di TicketOne - consentirà l’acquisto del biglietto a chi fornisce certificazione sulla propria situazione sanitaria. Quando sarà disponibile il green pass, il nostro sistema si candida a dialogare con la sua banca dati » .
Ticketmaster, piattaforma di ticketing della multinazionale americana Live Nation, ha invece adottato una policy anti Covid attraverso il protocollo Smart Event. « Un protocollo - spiega il managing director Daniele Bei - fondato su cinque pilastri: la mappa dinamica che consente l’acquisto del posto a distanziamento automatico; l’ingresso contactless; i varchi per fascia oraria; il controllo elettronico degli accessi; la comunicazione puntuale e costante con gli spettatori » . Vivaticket, piattaforma partecipata dal fondo Bahrein Investcorp, mette poi al centro l’esperienza maturata in America. « Siamo abituati a interloquire con il Covid Pass americano » , spiega il presidente Luca Montebugnoli. « Quando in Europa sarà attivo il green pass, i nostri sistemi vi dialogheranno sulla base delle stesse specifiche tecniche » . Intanto, la parziale riapertura estiva agli eventi, da una settimana all’altra, fa crescere di 20 volte la vendita di biglietti. Con tutte le incertezze di questo momento storico, una sola cosa non può essere messa in discussione: la domanda di musica del pubblico.
COME IN USA
La piattaforma Vivaticket punta a importare l’esperienza del Covid Pass americano