Bonomi: « Imprese protagoniste del benessere sociale »
« Non è mai venuta meno alle imprese la voglia di fare, il senso di responsabilità »
« Oggi rappresento centinaia di migliaia di imprenditori, grandi, medi, piccoli, che tutti i giorni si impegnano per creare quel benessere sociale cui era molto legato il presidente Carli » . Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, sottolinea il ruolo dell’impresa, in questa fase difficile del paese, mentre riceve il premio Guido Carli dalle mani di Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset. Nominato numero uno degli industriali all’unanimità, come non accadeva da anni, imprenditore nel campo del biomedicale, impegnato nella lotta contro il cancro, con la passione per la ricerca e l’innovazione: sono queste le motivazioni del premio, lette da Confalonieri. « Un onore riceverlo da presidente di Confindustria » , ha sottolineato Bonomi, un ruolo che Carli aveva ricoperto dal 1976 al 1980.
Carli parlava di un paese bloccato da “lacci e lacciuoli”. Sulla necessità delle riforme, dalla Pubblica amministrazione, alla giustizia, al lavoro, al fisco, insiste oggi Bonomi, riferendosi all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. E Confindustria, come nel Dopoguerra, « si conferma oggi un attore sociale di primo piano per avere coraggio nel futuro e contribuire al rilancio economico e sociale che fa del cambiamento un’opportunità » , sono le parole pronunciate sempre ieri, alla cerimonia di apertura di Alba Capitale della Cultura d’impresa 2021. « Non è mai venuta meno alle imprese la voglia di fare, il senso di responsabilità e di servizio per la comunità nazionale. È questa la cultura di impresa » , ha detto Bonomi, ricordando le oltre 7.000 aziende che hanno dato la disponibilità nella campagna vaccinale. Un impegno sociale che il presidente di Confindustria ha testimoniato anche nell’incontro con il ministro per le Disabilità Erika Stefani, in cui si è parlato, come ha scritto il ministro su Facebook, di inclusione lavorativa e di accessibilità per le persone con disabilità.
La solidarietà era anche una delle lezioni di Carli, che ha avuto un ruolo di protagonista nella Ue e nella costruzione del Trattato di Maastricht. Temi che sono stati sottolineati come comune denominatore della 12° edizione del Premio che porta il suo nome, voluto dalla nipote, Romana Liuzzo, che ne è presidente. « Oggi abbiamo l’esempio di una Europa solidale, quella che Carli avrebbe voluto » , ha detto il presidente onorario del Premio, Gianni Letta, mettendo in evidenza una circostanza: « all’epoca del Trattato di Maastricht Mario Draghi era direttore generale del ministero del Tesoro, guidato da Carli. Ora è lui a presentare in Europa il Piano nazionale di ripresa e resilienza » .
Usciremo dalla crisi, sono state le parole del ministro degli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, « grazie alla guida saggia del presidente della Repubblica. E grazie agli investimenti pubblici e privati. Questa emergenza si supererà grazie al senso di responsabilità e di sacrificio dei cittadini » . Bisogna prendersi « il rischio della speranza » , ha detto in apertura Liuzzo, proponendo di istituire per il 18 settembre la Giornata nazionale della rinascita. « Premiare le eccellenze vuol dire guardare al futuro » , ha concluso il sindaco di Roma, Virginia Raggi.
Tra i premiati, Aldo Bisio, ad Vodafone Italia; Alfredo Ambrosetti, fondatore dello Studio Ambrosetti; Marco Bizzarri, ad Gucci; Giovanni Floris, giornalista, conduttore tv; Giovanni Grasso, consigliere per la stampa e la comunicazione del Quirinale; Patrizia Grieco, presidente Assonime; Stefano Domenicali, presidente e ceo Formula1; Massimo Martinelli, direttore d’orchestra; Andrea Riccardi, Comunità di Sant’Egidio; Andrea Ceccherini, presidente Osservatorio Giovani- editori; Elisabetta Belloni, segretario generale Ministero Affari esteri.