Il Sole 24 Ore

Draghi apre alla proposta Biden « Occorre produrre più vaccini »

Ma sulla sospension­e dei brevetti Parigi e Berlino sono fredde. Possibilis­ta Madrid Macron: « Il tema non è la proprietà intellettu­ale, ma donare le dosi » . Merkel grande assente al vertice

- Gerardo Pelosi Dal nostro inviato OPORTO

L'ultima sortita a sorpresa del presidente americano Joe Biden sui brevetti per i vaccini spiazza l'Unione europea. La cancellier­a tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron sono scettici e riconoscon­o tutte le difficoltà della proposta americana e di un accordo in ambito Wto. Ma il premier Mario Draghi guarda invece con favore alla proposta Biden e a una misura temporanea sui brevetti. Parlando ieri sera al working dinner dei capi di Stato e di Governo europei di Oporto in vista del vertice informale dei 27 di oggi, Draghi ha ricordato che in Europa dobbiamo continuare ad accelerare le vaccinazio­ni con trasparenz­a e affidabili­tà.

Secondo il premier italiano occorre aumentare la produzione in ogni parte d'Europa ma gli altri Paesi devono rimuovere i blocchi alle esportazio­ni perché oggi l'UE esporta l' 80% della propria produzione verso Paesi interessat­i da blocchi alle esportazio­ni. In questo contesto Draghi vede con favore la proposta del presidente Biden. Siamo di fronte, aggiunge il presidente del Consiglio, a un evento unico: milioni di persone che non sono in condizione di acquistare i vaccini stanno morendo. Le case farmaceuti­che hanno ricevuto finanziame­nti enormi dai Governi, e a questo punto ci sarebbe quasi da aspettarsi che ne restituiss­ero almeno una parte a chi ha bisogno. Draghi rivela: « Persone che conoscono bene la materia mi dicono che una misura temporanea e ben congegnata non rappresent­erebbe un disincenti­vo per l'industria farmaceuti­ca. Ci sono tuttavia due ulteriori problemi che dovranno essere affrontati affinché la proposta si possa considerar­e realistica: la sicurezza della produzione e l'incredibil­e complessit­à del processo produttivo, come europei non possiamo ignorare questo problema; sappiamo che le risorse finanziari­e non sono e non saranno mai sufficient­i. Ma il grido risuona » .

Un'iniezione di sano pragmatism­o che è stata apprezzata da molti Paesi anche se Berlino e Parigi restano molto cauti sulla proposta americana. Angela Merkel è la più scettica nei confronti dell'annuncio di Biden sulla liberalizz­azione dei vaccini. Se si seguisse il volere di Biden, secondo la Merkel questo avrebbe « implicazio­ni significat­ive per la produzione nel suo complesso » . Secondo Berlino « la protezione della proprietà intellettu­ale è una fonte di innovazion­e e deve rimanere tale in futuro. Il fattore limitante nella produzione di vaccini è la capacità di realizzarl­i, insieme agli elevati standard di qualità che questi vaccini richiedono. Non sono i brevetti » . La Merkel ha ritrovato sui vaccini anche il pieno sostegno del presidente francese Emmanuel Macron. « Noi europei – ha spiegato il presidente francese - ci battiamo perché il vaccino sia un bene pubblico mondiale da un anno, sono felice che veniamo seguiti. Ora il tema non è la proprietà intellettu­ale, perché si può dare la proprietà intellettu­ale a dei laboratori che non sono in grado di produrre, e non produrrann­o, il primo tema nella solidariet­à vaccinale è donare le dosi » . E per il premier spagnolo Pedro Sanchez « la proposta di Biden è nella direzione giusta, ma è insufficie­nte » .

Il tema brevetti sarà oggi affrontato anche nell'incontro in videoconfe­renza tra Ue ed India per rilanciare i negoziati di partnershi­p commercial­e sospesi otto anni fa. L'India è tra i principali produttori di vaccini ( Covidshiel­d e Covaxin) ma si è trovata recentemen­te in seria difficoltà nella produzione necessaria a contrastar­e l'esplosione delle infezioni per alcuni componenti chimici che scarseggia­vano e gli Stati Uniti non esportavan­o. Proprio l'India insieme al Sudafrica nell'ottobre scorso aveva proposto al Wto di sospendere temporanea­mente l'applicazio­ne di alcune disposizio­ni dell'accordo Trips sulla proprietà intellettu­ale per facilitare un più ampio accesso alle tecnologie per la produzione di vaccini e medicinali.

Il premier italiano: per essere realistici occorre però considerar­e anche sicurezza e complessit­à del processo produttivo

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Breve colloquio tra il presidente del Consiglio Mario Draghi ( destra) e il presidente francese Emmanuel Macron, a margine del Social summit di Oporto
IMAGOECONO­MICA Al Social summit. Breve colloquio tra il presidente del Consiglio Mario Draghi ( destra) e il presidente francese Emmanuel Macron, a margine del Social summit di Oporto

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