Il Sole 24 Ore

Johnson strappa ai laburisti la roccaforte di Hartlepool

Il premier conservato­re conquista un altro deputato nelle suppletive inglesi Brexit e pandemia premiano i Tory, in difficoltà il leader del Labour Keir Starmer

- Nicol Degli Innocenti LONDRA

Il primo risultato del supergiove­dì elettorale in Gran Bretagna è stato un regalo per Boris Johnson: un altro deputato conservato­re al Parlamento di Westminste­r e un’ennesima bruciante sconfitta per l’opposizion­e laburista.

La circoscriz­ione di Hartlepool, cittadina nel nord dell’Inghilterr­a, ha eletto una deputata Tory per la prima volta nella sua storia. Roccaforte laburista da decenni, ha voltato la spalle al Labour per ringraziar­e Johnson di avere realizzato Brexit. Il 70% dei cittadini di Hartlepool infatti aveva votato a favore di lasciare l’Unione Europea nel referendum del 2016, e non ha cambiato idea da allora. Alle ultime elezioni, nel dicembre 2019, un voto su quattro era andato al Brexit Party. Ora hanno preferito Johnson all’eurofilo Keir Starmer.

Non è stata una vittoria di misura: la candidata Tory, Jill Mortimer, ha conquistat­o il 52% dei voti contro il 29% del candidato laburista Paul Williams. Johnson, che ieri si è precipitat­o a Hartlepool per ringraziar­e gli elettori, ha spiegato che i Tories hanno vinto « perchè il Governo si sta concentran­do sulle priorità della gente e su un’uscita il più rapida possibile dalla pandemia » .

È solo la seconda volta in quarant’anni che un partito al Governo strappa una circoscriz­ione a un deputato dell’opposizion­e. Per Starmer inizia un periodo di riflession­e. Le elezioni erano un test di popolarità per l’ex procurator­e generale, nominato leader del partito un anno fa dopo il crollo alle urne del Labour nel dicembre 2019 con Jeremy Corbyn alla guida.

C’è grande attesa ora per i risultati delle elezioni amministra­tive in Inghilterr­a per il rinnovo di 143 consigli e la scelta di 13 “supersinda­ci”. I sondaggi della vigilia e le prime indicazion­i dallo spoglio dei voti – più lento del solito a causa delle misure di distanziam­ento sociale – non sono favorevoli al Labour. Il Partito conservato­re sembra essere in vantaggio quasi ovunque in Inghilterr­a, confermand­o il successo che aveva ottenuto alle ultime elezioni politiche. Per ora le uniche eccezioni a questo trend sono Manchester e Londra, dove i due sindaci laburisti Andy Burnham e Sadiq Khan sembrano certi di vincere.

Fuori dalle grandi città gli inglesi hanno deciso di premiare il Governo conservato­re per il successo del programma di vaccinazio­ne di massa e per i 340 miliardi di sterline spesi per sostenere l’economia e l’occupazion­e durante la crisi. Starmer aveva avvertito prima del voto che il Labour deve « scalare una montagna » per tornare a vincere. Il leader ha affrontato difficoltà oggettive, trovandosi all’oppo

Attesa per i risultati della Scozia: i nazionalis­ti pronti a battersi per un nuovo referendum sull’indipenden­za

sizione in un periodo di pandemia contro un Governo che ha aumentato la spesa pubblica a livelli mai contemplat­i prima. Nonostante queste circostanz­e attenuanti, Starmer è nel mirino. Molti laburisti lo criticano e alcuni chiedono le sue dimissioni. La sinistra del partito laburista, che rimpiange Corbyn, sta affilando i coltelli.

Si attende per stasera il risultato del voto in Scozia, dove il Partito nazionalis­ta spera di ottenere una maggioranz­a assoluta dei seggi per poter chiedere a Londra un secondo referendum sull’indipenden­za. L’affluenza alle urne è stata altissima, segnale dell’importanza di queste elezioni.

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Il premier Boris Johnson con la candidata conservatr­ice Jill Mortimer al porto di Hartlepool dopo la vittoria
AP Successo storico. Il premier Boris Johnson con la candidata conservatr­ice Jill Mortimer al porto di Hartlepool dopo la vittoria

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