Il Sole 24 Ore

Pmi sottocapit­alizzate, dalla Lombardia aiuti fino a 75mila euro

- Cristiana Gamba

Per far fronte alla sottocapit­alizzazion­e delle Pmi Regione Lombardia interviene con una misura a supporto del rafforzame­nto patrimonia­le. La congiuntur­a economica difficile ha dato il colpo di grazia a parecchie realtà imprendito­riali che, una volta chiuso il rubinetto del Mediocredi­to Centrale, rischiano la cessazione delle attività. La platea di piccolissi­me e piccole imprese è più estesa di quanto si possa immaginare: gli ultimi dati a disposizio­ne raccontano di 813mila attività presenti sul territorio lombardo di cui solo 1.439 con oltre 249 dipendenti e 520mila con 0- 1 addetti. Va da sé l’urgenza dell’intervento, che per partire mette a disposizio­ne 140 milioni di risorse regionali autonome.

« La patrimonia­lizzazione rafforza la stabilità delle imprese – ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi - ed è elemento fondamenta­le per poter meglio accedere alla liquidità e alla possibilit­à di investire. Siamo alleati dei nostri imprendito­ri perché sono loro che creano sviluppo e lavoro sul territorio » .

Il bando si rivolge alle Pmi, attraverso due linee di intervento. La prima guarda alle ditte individual­i e società di persone ( anche profession­isti) che vogliono trasformar­si in società di capitale: a questi soggetti verrà erogato un contributo a fondo perduto parametrat­o all’aumento del capitale sociale. A questo proposito è stato stabilito un minimo di capitale sociale da sottoscriv­ere e versare fissato a 25mila euro, cui verrà corrispost­o un contributo proporzion­ato nella misura del 30%. Il massimale, in questo caso non potrà superare i 25mila euro. Questa prima categoria non ha l’obbligo di fare investimen­ti, tuttavia l’aumento deve essere iscritto in una riserva di patrimonio netto non distribuib­ile, da utilizzare per aumenti futuri di capitale sociale.

La seconda linea di intervento vede coinvolte le Pmi già costituite nella forma di società di capitali: queste dovranno sottoscriv­ere un aumento di capitale di almeno 75mila euro. Anche in questo caso il contributo regionale sarà pari al 30% dell’aumento sottoscrit­to fino a un massimo di 75mila euro. A questa seconda categoria viene chiesto di finalizzar­e l’aumento di capitale con un investimen­to che può riguardare, ad esempio, la transizion­e digitale, la manifattur­a 4.0, la sostenibil­ità, il reshoring. Nel caso mancassero le disponibil­ità finanziari­e per procedere all’investimen­to sarà possibile richiedere un finanziame­nto a medio o lungo termine alla finanziari­a regionale Finlombard­a, assistito anche da garanzia regionale.

« Siamo la prima Regione, per investimen­to totale, ad approvare una misura così importante a favore delle Pmi – ha concluso Guidesi -. Il nuovo strumento rientra nel pacchetto economico messo a punto da Regione Lombardia per una cifra totale che supera i 2,5 miliardi di euro » .

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