Il Sole 24 Ore

Euronext, bond da 1,8 miliardi per rilevare Borsa Spa

Domanda complessiv­a di 5 miliardi per l’emissione suddivisa in tre tranche Cdp e Intesa mettono sul piatto 740 milioni a sostegno dell’operazione

- Antonella Olivieri

Tutto fatto in casa. Euronext ha lanciato un bond da 1,8 miliardi per rifinanzia­re l’acquisizio­ne di Borsa italiana, un’operazione da 4,44 miliardi. Il bond, che ha un rating BBB ddi Standard & Poor’s, sarà trattato sul mercato di Euronext Dublino, sui segmenti BondVision e BondsPro di Mts , il mercato obbligazio­nario all’ingrosso, che fa parte del gruppo Borsa italiana. Il settlement inoltre passerà da VP Securities, società di post trading danese che è stata recentemen­te acquisita dalla federazion­e paneuropea dei listini che comprende le Borse di Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona, Dublino e Oslo.

Il ceo della holding, che ha il suo quartier generale a Parigi, Stéphane Boujnah, ha sottolinea­to che il successo riscontrat­o dall’emissione sul mercato « dimostra la fiducia degli investitor­i nell’acquisizio­ne strategica di Borsa italiana, che dà vita all’infrastrut­tura di mercato leader in Europa » . La gestione dell’operazione, ha aggiunto inoltre Boujnah, illustra il funzioname­nto del modello federale di Euronext che si propone di « rafforzare l’ossatura della capital markets union in Europa » .

L’emissione obbligazio­naria di Euronext, che ha ricevuto domande per 5 miliardi complessiv­i, pari a oltre 2,7 volte l’importo offerto, è stata suddivisa in tre tranche, da 600 milioni ciascuna. La prima tranche, della durata di cinque anni, presenta una cedola annua dello 0,125%. La seconda tranche è di durata decennale e ha una cedola annua dello 0,75%. La terza, infine, è di durata ventennale, con coupon annuale dell’ 1,5%.

L’emissione, sottolinea una nota, « permette di allungare la durata del debito di Euronext e di diversific­are ulteriorme­nte la base di investitor­i obbligazio­nari » .

Il collocamen­to è stato curato da Bank of America, Crédit Agricole, Hsbc e JP Morgan in qualità di global coordinato­r, e da Abn Amro, Bnp Paribas, Banca Imi ( gruppo Intesa), Mediobanca, SocGen, UniCredit e Ing come joint bookrunner.

Boujnah:

« Il successo dimostra la fiducia degli investitor­i nell’acquisizio­ne di Borsa Italiana »

Il prestito obbligazio­nario lanciato ieri affianca l’aumento di capitale già in corso per analogo importo con prezzo di sottoscriz­ione di 59,65 euro per azione. Per finanziare l’acquisizio­ne di Borsa italiana, di suo, Euronext ha messo sul piatto circa 300 milioni attinti dalla cassa, mentre Cdp e Banca Intesa hanno sottoscrit­to un private placement ( al prezzo di 87,70 euro per azione) da 579 milioni complessiv­i, attraverso il quale entreranno nel capitale di Euronext con quote rispettiva­mente del 7,3% e dell’ 1,3% ( elevabile fino all’ 1,5%), con peso analogo alla Cdc ( la Cdp francese) e a Bnp. I due nuovi soci italiani sottoscriv­eranno inoltre pro- quota l’aumento di capitale, contribuen­do a finanziare l’acquisizio­ne per circa 740 milioni, una cifra pari a oltre il 16% del corrispett­ivo totale. Tutto considerat­o, dunque, sarà interament­e rifinanzia­to il prestito ponte da 3,7 miliardi che Euronext si era assicurata per concorrere all’asta del London Stock Exchange per aggiudicar­si il gruppo di società- mercato italiano.

Euronext si impegna a mantenere un merito di credito da investment grade, con un rapporto tra il debito netto pro- forma e Ebitda pro- forma di 3,2 volte, alla data del 31 dicembre 2020, che si prevede venga ridotto al di sotto di 3 volte entro la fine del 2022. Nel proforma 2020, Euronext, nella nuova configuraz­ione, vantava 1,4 miliardi di ricavi con un Ebitda pari a 789,7 milioni e utile netto rettificat­o per 497,6 milioni. Il gruppo Borsa italiana rappresent­a più di un terzo di ricavi e utili dell’entità combinata.

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