Euronext, bond da 1,8 miliardi per rilevare Borsa Spa
Domanda complessiva di 5 miliardi per l’emissione suddivisa in tre tranche Cdp e Intesa mettono sul piatto 740 milioni a sostegno dell’operazione
Tutto fatto in casa. Euronext ha lanciato un bond da 1,8 miliardi per rifinanziare l’acquisizione di Borsa italiana, un’operazione da 4,44 miliardi. Il bond, che ha un rating BBB ddi Standard & Poor’s, sarà trattato sul mercato di Euronext Dublino, sui segmenti BondVision e BondsPro di Mts , il mercato obbligazionario all’ingrosso, che fa parte del gruppo Borsa italiana. Il settlement inoltre passerà da VP Securities, società di post trading danese che è stata recentemente acquisita dalla federazione paneuropea dei listini che comprende le Borse di Parigi, Amsterdam, Bruxelles, Lisbona, Dublino e Oslo.
Il ceo della holding, che ha il suo quartier generale a Parigi, Stéphane Boujnah, ha sottolineato che il successo riscontrato dall’emissione sul mercato « dimostra la fiducia degli investitori nell’acquisizione strategica di Borsa italiana, che dà vita all’infrastruttura di mercato leader in Europa » . La gestione dell’operazione, ha aggiunto inoltre Boujnah, illustra il funzionamento del modello federale di Euronext che si propone di « rafforzare l’ossatura della capital markets union in Europa » .
L’emissione obbligazionaria di Euronext, che ha ricevuto domande per 5 miliardi complessivi, pari a oltre 2,7 volte l’importo offerto, è stata suddivisa in tre tranche, da 600 milioni ciascuna. La prima tranche, della durata di cinque anni, presenta una cedola annua dello 0,125%. La seconda tranche è di durata decennale e ha una cedola annua dello 0,75%. La terza, infine, è di durata ventennale, con coupon annuale dell’ 1,5%.
L’emissione, sottolinea una nota, « permette di allungare la durata del debito di Euronext e di diversificare ulteriormente la base di investitori obbligazionari » .
Il collocamento è stato curato da Bank of America, Crédit Agricole, Hsbc e JP Morgan in qualità di global coordinator, e da Abn Amro, Bnp Paribas, Banca Imi ( gruppo Intesa), Mediobanca, SocGen, UniCredit e Ing come joint bookrunner.
Boujnah:
« Il successo dimostra la fiducia degli investitori nell’acquisizione di Borsa Italiana »
Il prestito obbligazionario lanciato ieri affianca l’aumento di capitale già in corso per analogo importo con prezzo di sottoscrizione di 59,65 euro per azione. Per finanziare l’acquisizione di Borsa italiana, di suo, Euronext ha messo sul piatto circa 300 milioni attinti dalla cassa, mentre Cdp e Banca Intesa hanno sottoscritto un private placement ( al prezzo di 87,70 euro per azione) da 579 milioni complessivi, attraverso il quale entreranno nel capitale di Euronext con quote rispettivamente del 7,3% e dell’ 1,3% ( elevabile fino all’ 1,5%), con peso analogo alla Cdc ( la Cdp francese) e a Bnp. I due nuovi soci italiani sottoscriveranno inoltre pro- quota l’aumento di capitale, contribuendo a finanziare l’acquisizione per circa 740 milioni, una cifra pari a oltre il 16% del corrispettivo totale. Tutto considerato, dunque, sarà interamente rifinanziato il prestito ponte da 3,7 miliardi che Euronext si era assicurata per concorrere all’asta del London Stock Exchange per aggiudicarsi il gruppo di società- mercato italiano.
Euronext si impegna a mantenere un merito di credito da investment grade, con un rapporto tra il debito netto pro- forma e Ebitda pro- forma di 3,2 volte, alla data del 31 dicembre 2020, che si prevede venga ridotto al di sotto di 3 volte entro la fine del 2022. Nel proforma 2020, Euronext, nella nuova configurazione, vantava 1,4 miliardi di ricavi con un Ebitda pari a 789,7 milioni e utile netto rettificato per 497,6 milioni. Il gruppo Borsa italiana rappresenta più di un terzo di ricavi e utili dell’entità combinata.