Lo sport italiano riparte dai 15mila spettatori degli Internazionali
Oggi a Roma la finale maschile tra Rafael Nadal e Novak Djokovic Nell’ultima edizione pre Codiv l’incasso al botteghino era stato di 13 milioni
Lo sport italiano riapre al pubblico e lo fa, la prima volta, in occasione della 78esima edizione degli Internazionali Bnl d’Italia, di cui oggi si disputano le finali con la sfida nel singolare maschile tra Rafael Nadal e Novak Djokovic che ha battuto in semifinale uno straordinario Lorenzo Sonego.
Dalla giornata di giovedì, quella degli ottavi, il pubblico è tornato ad assistere agli incontri in tribuna, grazie alla nuova veste assunta dal parco del Foro Italico che ha accolto 5.272 spettatori a sessione - il 25% della capienza - suddivisi nei tre cluster: 2.415 sul campo Centrale, 1.493 sulla Grand Stand Arena, 774 nello Stadio Pietrangeli e 590 sui Campi Secondari, questi ultimi due accorpati nella medesima area.
« Non tutti i tornei hanno avuto la forza, l’intraprendenza e la determinazione per non arrendersi di fronte alle difficoltà economiche e logistico/ organizzative legate a questo periodo così particolare » , dichiara Diego Nepi Molineris, direttore operativo del torneo. « Questo è stato reso possibile grazie a uno straordinario lavoro di pianificazione e alla minuziosa predisposizione di un protocollo anti- Covid, dettagliato per ogni target o funzione organizzativa. Un’apertura al pubblico fortemente voluta dai partner e organizzatori del torneo, Fit e Sport e Salute, per dare un forte segnale di ripartenza non solo per il mondo dello sport » .
I lavori da mettere a punto sono stati tanti. « La principale misura per il contenimento del rischio e per ridurre potenziali assembramenti tra spettatori, è stata la realizzazione di tre cluster, ognuno con accessi/ uscite separate e servizi indipendenti » , prosegue Nepi, « per facilitare le operazioni di ingresso è stata implementata una dettagliata segnaletica orizzontale e verticale, e posizionate per ogni accesso telecamere ad alta risoluzione con termo- scanner incorporato per il controllo della temperatura, 14 in totale. È stato incrementato inoltre il personale di gestione e controlleria, composto da circa 300 addetti formati e destinati alla gestione delle file, del controllo del distanziamento interpersonale e della verifica delle misure comportamentali, a cominciare dall’obbligo di mascherina FFP2 » . In questa situazione impossibile parlare di record di pubblico. Il primato rimane quello dell’ultima edizione pre- covid, nel 2019, con un incasso di oltre 13 milioni e 224.360 spettatori.
Non c’è traccia del villaggio commerciale e della sponsor hospitality. « Agli sponsor è stato però consentito di attivare all’interno delle sei lounge del Centrale le proprie aree ospitalità, gestite in esclusiva o in comune con altri partner » , spiega ancora Nepi, « questa edizione, oltre alla conferma di tutti gli sponsor, ha registrato l’ingresso di nuovi partner, tra i quali Reale Mutua, che ha occupato la categoria merceologica delle compagnie assicurative, che mancava da molti anni. Non potendo erogare alcuni dei benefit previsti, come per esempio le attivazioni dell’area commerciale e avendo una ridotta capacità operativa dell’hospitality, sono stati rinegoziati tutti i contratti, incrementando, rispetto alla passata edizione di settembre 2020, la percentuale in favore del torneo dalla media del 62% del 2020 al 72% di quest’anno » .
La conferma arriva anche da uno dei partner storici del torneo, Dunlop. « Abbiamo raggiunto un accordo ideale per entrambe le parti » , dice Daniel
Rinegoziati i contratti e incrementata la percentuale in favore del torneo dal 62 al 72% DIEGO NEPI È importante avere una squadra forte e formulare un piano a lungo termine
ANDRA GAUDENZI
Beswick, General Manager Italy del gruppo Sumitomo Rubber Industries, « è aumentata la visibilità “televisiva” con loghi Dunlop e Falken nei campi, i ball bin ( tubi giganti a bordo campo, ndr) e molta visibilità on- line. Abbiamo inoltre usufruito dei biglietti per gli sponsor per incontrare i nostri clienti e portare avanti le attività B2B. Quanto abbiamo perso dalla mancanza del villaggio? In una “normale” edizione del torneo avremmo un fatturato relativo alle attività onsite di 200 mila euro » . Il Gruppo non risente comunque della pandemia. « La nostra previsione è un fatturato di circa 5,5 milioni a fine anno, comprensivo di tennis e padel, entrambi in crescita » , continua Beswick, « il tennis sta vivendo un momento d’oro: Berrettini, Sinner, Sonego, Musetti e gli altri stanno trainando il post Nadal- Djokovic in Italia. Vecchi e nuovi appassionati vogliono un nuovo eroe nazionale. Pare ci sia voglia di un altro Alberto Tomba e Sinner sembra andare in quella direzione. Jannik non è un giocatore Dunlop ma di riflesso stiamo già traendo benefici dalla generazione di campioni » .
Già, il fenomeno Sinner. Il diciannovenne di San Candido vanta già sponsor del calibro di Nike, Head, Rolex, Technogym, Alfa Romeo, Lavazza, Fastweb, Parmigiano Reggiano, Banca Intesa e un nuovo brand prestigioso in arrivo. « La nostra è una strategia a lungo termine, cerchiamo solo marchi che sposino questo progetto » , spiega il manager Lawrence Frankopan, « l’obiettivo è quello di allineare Jannik a brand universalmente noti » . Un capitale da proteggere per tutto il movimento. « È importante avere una squadra forte intorno al giocatore, formulare un piano a lungo termine e avere fiducia in esso » , conferma l’ex pro Andrea Gaudenzi, oggi Chairman dell'Atp. « Man mano che si scala la classifica, la vita cambia. Occorre rimanere con i piedi per terra, con un approccio ambizioso ma umile. Jannik sta facendo tutte le cose giuste per un tennista di nemmeno vent’anni » .
Centrale. Oggi per la finale maschile attesi 2.415 spettatori
IL TORNEO IN CIFRE