Anche il Pnrr nel dossier attuazione
Oggi l’incontro tra Garofoli, Brescia e Ceccanti sul nodo dei decreti attuativi fermi
Entra anche il percorso delle riforme previste dal Pnrr, cronoprogramma compreso, nel “dossier attuazione” al centro del confronto tra Parlamento e governo. A verificare con il sottosegretario alla Presidenza, Roberto Garofoli, la possibilità di individuare una efficace sinergia su tempi e calendario dei provvedimenti collegati al Recovery plan saranno i presidenti della commissione Affari costituzionali, Giuseppe Brescia ( M5S), e del Comitato per la legislazione della Camera, il Dem Stefano Ceccanti, nell’incontro in calendario oggi, probabilmente in mattinata.
Un incontro fissato dopo il pressing esercitato dal Parlamento, e in particolare dal tandem Brescia- Ceccanti, sui ritardi accumulati per lo smaltimento degli oltre 630 decreti e regolamenti attuativi ancora al palo, e il richiamo del premier Mario Draghi a tutti i ministri ad alleggerire rapidamente l’arretrato e a centrare i nuovi obiettivi fissati già per i mesi di giugno e luglio. E il capitolo Pnrr è destinato a diventare un immediato banco di prova delle effettive possibilità di collaborazione tra Camere e Parlamento, con una ricaduta diretta sulla partita degli emendamenti che si sta giocando proprio alla Camera sul Decreto Semplificazioni. Che è stato assegnato alle Commissioni Affari costituzionali e Ambiente di Montecitorio.
Ma la riunione tra Garofoli, Brescia e Ceccanti toccherà anche il tema della gestione e dello smaltimento dei decreti e dei regolamenti in sospeso, oltre alle modifiche da apportare all’attuale sistema di monitoraggio. E i presidenti della commissione Affari costituzionali e del Comitato per la legislazione insisteranno con le priorità messe nero su bianco nella loro interrogazione al premier presentata nelle scorse settimane ( v. Il Sole 24 Ore del 29 maggio). Prima fra tutte la necessità di indicare nel monitoraggio pubblico della Presidenza del consiglio « le risorse ferme » in attesa dei testi attuativi da adottare. E con tutta probabilità da Brescia e Ceccanti arriverà anche la sollecitazione a Garofoli a rendere chiare e identificabili in ogni ministero le unità chiamate a gestire i provvedimenti attuativi. Un passo in più rispetto alla nuova “rete” dell’attuazione del programma di governo, già prevista da Draghi e Garofoli, che, sotto il coordinamento di Palazzo Chigi, dovrebbe essere costituita da singoli “Nuclei” all'interno di ogni ministero.