Lusso, riapre lo storico Palazzo Fiuggi Affaccio sulle terme di Bonifacio VIII
Per la ristrutturazione del grande albergo investiti oltre 30 milioni Giannuzzi: obiettivo è fare di Palazzo Fiuggi un tempio del benessere e prevenzione
Ci sono città nel mondo la cui storia è segnata, anche, dai grandi alberghi. Nella vecchia Europa, nel vicino oriente, nell’est asiatico. Luoghi di incontri, di amori, di fughe. E di salute. Già. Specie nelle località termali dove hanno soggiornato divi del cinema, capi di stato, artisti e regine. E i grandi alberghi quando tornano al loro splendore dopo periodi di decadenza – e accade spesso – riportano alla luce la loro storia. Accade oggi a Fiuggi, dove torna in vita lo storico grande albergo nel centro della città termale, le cui acque curarono i malanni di Bonifacio VIII e di Michelangelo. Con il nome secco di “Palazzo Fiuggi”. Dopo lunghe vicissitudini, un passato di grande smalto e un periodo di abbandono, l’albergo ora torna sulla scena come wellness medical spa, con standard di leadership a livello internazionale. Artefice del progetto, ormai una realtà aperta agli ospiti da qualche giorno, è Lorenzo Giannuzzi, imprenditore di lungo corso e vasti contatti nel campo dell’ospitalità di alta gamma: due anni fa assieme all’investitore Musa Bazhaev, imprenditore russo- ceceno nel campo minerario e da tempo suo socio nel Forte Village e nel palazzo Doglio di Cagliari, ha rilevato all’asta la struttura per 19 milioni di euro.
Da allora è iniziata la ristrutturazione completa, rallentata per via
Heinz Beck, chef tedesco tre stelle Michelin a capo del progetto nutrizionale del Palazzo
della pandemia, nella quale ha investito complessivamente oltre 30 milioni. Ora il Palazzo ha 102 stanze, di cui 22 suite, seimila metri quadrati la parte “spa”, e il tutto circondate da oltre otto ettari di terreno. « Il nostro obiettivo è fare di Palazzo Fiuggi un tempio del benessere, dalla prevenzione alla longevità, dalla nutrizione all’equilibro, fino alla bellezza » , dice Giannuzzi, seduto nel salone sotto gli affreschi e trompes d’oeil del 1913, accanto a Heinz Beck, il celeberrimo chef tedesco, “tre stelle Michelin” alla Pergola di Roma, e ora anche a capo del progetto nutrizionale del Palazzo. Beck – notissimo anche se non è mai stato una presenza televisiva, « non ho tempo… » – assieme a 15 persone accompagnerà gli ospiti nelle food line studiate per ogni persona assieme professor David Della Morte Canosci, specialista nelle malattie correlate alla senescenza, esperto di genetica e malattie cardio e cerebrovascolari e Direttore Medico Scientifico di Palazzo Fiuggi, dove per ora lavorano 150 persone.
Se è vero, e lo è, che “siamo ciò che mangiamo”, a Fiuggi gli ospiti certamente mangeranno meno ( « ma nessuno soffrirà la fame » ) ma senz’altro meglio delle loro abitudini – anzitutto senza alcol, caffè e carne rossa - attraverso un percorso studiato da Beck con 1600 ricette studiate e calibrate sulle proprietà nutrizionali. « Tutte le informazioni necessarie per comprendere come il nostro organismo reagisce alle sollecitazioni a cui è sottoposto durante la quotidianità sono scritte nel nostro genoma » spiega Beck, che vanta una laurea ad honorem in Bio- Energie Naturali e Naturopatia e ha nove ristoranti con il suo marchio tra Italia, Portogallo e Emirati Arabi. Insomma, molto più di un cuoco, anche se si presenta semplicemente con la giacca bianca da chef e il suo cortese accento di tedesco delle sponde del lago di Costanza. La food line di Palazzo Fiuggi « è più di una dieta: combinando una bilanciata restrizione calorica ad un mirato programma di movimento, ma con l’integrazione di nutrienti specifici in base alle singole esigenze, vengono attivati percorsi molecolari che stimolano il ringiovanimento cellulare » spiegano a Palazzo, dove ha un ruolo fondamentale l’Acqua di Fiuggi.
Un protocollo ben strutturato accompagna gli ospiti, già prima dell’arrivo in un questionario, con consigli su cosa fare giorni prima, riducendo caffè, fumo, alcol, con attenzione a sonno e moto. Insomma, niente cenone pre- depurazione, perché a Fiuggi l’approccio non è certo quello dei “sette chili in sette giorni”, ma una rimessa in salute duratura. Con test ( anche su Covid…) medici, genetici e epigenetici, e visite mediche e olistiche, da cui poi scaturisce da uno staff medico un programma individuale. Lo spazio “salute” prevede tre aree, wellness & spa; medical spa; beauty spa & terme romane, poi a seguire il circuito idroterapico e il Movement Lab, una super- palestra. Insomma, Palazzo Fiuggi rinasce come medical retirement welness, destinato ad una clientela internazionale – Fiumicino è ad un’ora, Ciampino a poco più di mezz’ora – europea, americana, ma anche russa e cinese. E certamente italiana: « Contiamo molto su un’affluenza da tutto il Paese a partire dal centro- sud Italia, quest’area è speciale, unica, per centralità geografica, ma anche per clima e certamente per accoglienza » conclude Giannuzzi.