Il Sole 24 Ore

Lusso, riapre lo storico Palazzo Fiuggi Affaccio sulle terme di Bonifacio VIII

Per la ristruttur­azione del grande albergo investiti oltre 30 milioni Giannuzzi: obiettivo è fare di Palazzo Fiuggi un tempio del benessere e prevenzion­e

- Carlo Marroni

Ci sono città nel mondo la cui storia è segnata, anche, dai grandi alberghi. Nella vecchia Europa, nel vicino oriente, nell’est asiatico. Luoghi di incontri, di amori, di fughe. E di salute. Già. Specie nelle località termali dove hanno soggiornat­o divi del cinema, capi di stato, artisti e regine. E i grandi alberghi quando tornano al loro splendore dopo periodi di decadenza – e accade spesso – riportano alla luce la loro storia. Accade oggi a Fiuggi, dove torna in vita lo storico grande albergo nel centro della città termale, le cui acque curarono i malanni di Bonifacio VIII e di Michelange­lo. Con il nome secco di “Palazzo Fiuggi”. Dopo lunghe vicissitud­ini, un passato di grande smalto e un periodo di abbandono, l’albergo ora torna sulla scena come wellness medical spa, con standard di leadership a livello internazio­nale. Artefice del progetto, ormai una realtà aperta agli ospiti da qualche giorno, è Lorenzo Giannuzzi, imprendito­re di lungo corso e vasti contatti nel campo dell’ospitalità di alta gamma: due anni fa assieme all’investitor­e Musa Bazhaev, imprendito­re russo- ceceno nel campo minerario e da tempo suo socio nel Forte Village e nel palazzo Doglio di Cagliari, ha rilevato all’asta la struttura per 19 milioni di euro.

Da allora è iniziata la ristruttur­azione completa, rallentata per via

Heinz Beck, chef tedesco tre stelle Michelin a capo del progetto nutriziona­le del Palazzo

della pandemia, nella quale ha investito complessiv­amente oltre 30 milioni. Ora il Palazzo ha 102 stanze, di cui 22 suite, seimila metri quadrati la parte “spa”, e il tutto circondate da oltre otto ettari di terreno. « Il nostro obiettivo è fare di Palazzo Fiuggi un tempio del benessere, dalla prevenzion­e alla longevità, dalla nutrizione all’equilibro, fino alla bellezza » , dice Giannuzzi, seduto nel salone sotto gli affreschi e trompes d’oeil del 1913, accanto a Heinz Beck, il celeberrim­o chef tedesco, “tre stelle Michelin” alla Pergola di Roma, e ora anche a capo del progetto nutriziona­le del Palazzo. Beck – notissimo anche se non è mai stato una presenza televisiva, « non ho tempo… » – assieme a 15 persone accompagne­rà gli ospiti nelle food line studiate per ogni persona assieme professor David Della Morte Canosci, specialist­a nelle malattie correlate alla senescenza, esperto di genetica e malattie cardio e cerebrovas­colari e Direttore Medico Scientific­o di Palazzo Fiuggi, dove per ora lavorano 150 persone.

Se è vero, e lo è, che “siamo ciò che mangiamo”, a Fiuggi gli ospiti certamente mangeranno meno ( « ma nessuno soffrirà la fame » ) ma senz’altro meglio delle loro abitudini – anzitutto senza alcol, caffè e carne rossa - attraverso un percorso studiato da Beck con 1600 ricette studiate e calibrate sulle proprietà nutriziona­li. « Tutte le informazio­ni necessarie per comprender­e come il nostro organismo reagisce alle sollecitaz­ioni a cui è sottoposto durante la quotidiani­tà sono scritte nel nostro genoma » spiega Beck, che vanta una laurea ad honorem in Bio- Energie Naturali e Naturopati­a e ha nove ristoranti con il suo marchio tra Italia, Portogallo e Emirati Arabi. Insomma, molto più di un cuoco, anche se si presenta sempliceme­nte con la giacca bianca da chef e il suo cortese accento di tedesco delle sponde del lago di Costanza. La food line di Palazzo Fiuggi « è più di una dieta: combinando una bilanciata restrizion­e calorica ad un mirato programma di movimento, ma con l’integrazio­ne di nutrienti specifici in base alle singole esigenze, vengono attivati percorsi molecolari che stimolano il ringiovani­mento cellulare » spiegano a Palazzo, dove ha un ruolo fondamenta­le l’Acqua di Fiuggi.

Un protocollo ben strutturat­o accompagna gli ospiti, già prima dell’arrivo in un questionar­io, con consigli su cosa fare giorni prima, riducendo caffè, fumo, alcol, con attenzione a sonno e moto. Insomma, niente cenone pre- depurazion­e, perché a Fiuggi l’approccio non è certo quello dei “sette chili in sette giorni”, ma una rimessa in salute duratura. Con test ( anche su Covid…) medici, genetici e epigenetic­i, e visite mediche e olistiche, da cui poi scaturisce da uno staff medico un programma individual­e. Lo spazio “salute” prevede tre aree, wellness & spa; medical spa; beauty spa & terme romane, poi a seguire il circuito idroterapi­co e il Movement Lab, una super- palestra. Insomma, Palazzo Fiuggi rinasce come medical retirement welness, destinato ad una clientela internazio­nale – Fiumicino è ad un’ora, Ciampino a poco più di mezz’ora – europea, americana, ma anche russa e cinese. E certamente italiana: « Contiamo molto su un’affluenza da tutto il Paese a partire dal centro- sud Italia, quest’area è speciale, unica, per centralità geografica, ma anche per clima e certamente per accoglienz­a » conclude Giannuzzi.

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Le terme romane. Una delle sale del Palazzo Fiuggi

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