Edison, per le rinnovabili in lizza assicurazioni e fondi pensione
In vendita una minoranza con un orizzonte di lungo termine Interessati l’olandese Apg, la francese Predica e il fondo Wren House
Edison cerca, per le sue attività nelle rinnovabili, un socio finanziario con un orizzonte temporale di mediolungo termine.
È con questo obiettivo che in questi giorni sta iniziando il processo competitivo volto alla vendita di una minoranza ( una quota tra il 30% e il 40%) della divisione della controllata di Edf, che produce energia rinnovabile. La conclusione del processo è attesa, probabilmente, per l’autunno prossimo. Le banche d’affari nominate, cioè Lazard e Société Générale, secondo le indiscrezioni si starebbero indirizzando per valutare le manifestazioni d’interesse dei potenziali interlocutori. Il dossier, visto l’identikit dell’ investitore, non si adatta a private equity tradizionali, ma piuttosto a investitori di minoranza di lungo periodo, come grandi fondi pensione esteri, assicurazioni, fondi sovrani e alcuni fondi infrastrutturali. In corsa ci sarebbero fondi pensione olandesi come Apg, assicurazioni come Allianz, Axa e Predica ( Gruppo Crédit Agricole Assurance) e fondi infrastrutturali come Wren House Infrastructure. Secondo una stima di Reuters, l’accordo potrebbe valutare l’attività di generazione di energia rinnovabile di Edison oltre 1 miliardo di euro. La vendita della quota consentirà a Edison di finanziare le sue operazioni nell’energia pulita. La società è completamente focalizzata sulle energie rinnovabili, dopo aver venduto quasi tutti i suoi asset di esplorazione a monte e di produzione. A febbraio ha assunto il pieno controllo di E2i Energie Speciali, che dispone di 706 megawatt di capacità eolica in 38 impianti in Italia. L’accordo E2i ha trasformato Edison nel secondo operatore eolico italiano con una capacità eolica e solare complessiva di oltre un gigawatt.
Di sicuro, la tendenza tra le grandi utility è quella di cedere una minoranza del business delle rinnovabili a gruppi finanziari, in modo da costituire partnership per lo sviluppo. La stessa Eni sta diversificando ed esaminando le opzioni per il listing o la vendita di una quota di minoranza( il 30%) in un veicolo dove confluiranno le attività retail e nelle energie rinnovabili, che potrebbe valere 9 miliardi.
Qualche giorno fa poi A2A e Ardian hanno firmato un term- sheet per una partnership volta a creare una delle piattaforme leader in Italia nella transizione energetica e uno dei maggiori produttori e fornitori di elettricità con un focus sull’energia verde. Sarà costituita una società controllata da A2A, nella quale verrà conferita la titolarità di asset relativi alla generazione di energia ( idroelettrica, CCGT, eolica e solare). Ardian investirà fino a 1,5 miliardi per cassa.