Il Sole 24 Ore

Edison, per le rinnovabil­i in lizza assicurazi­oni e fondi pensione

In vendita una minoranza con un orizzonte di lungo termine Interessat­i l’olandese Apg, la francese Predica e il fondo Wren House

- Carlo Festa

Edison cerca, per le sue attività nelle rinnovabil­i, un socio finanziari­o con un orizzonte temporale di mediolungo termine.

È con questo obiettivo che in questi giorni sta iniziando il processo competitiv­o volto alla vendita di una minoranza ( una quota tra il 30% e il 40%) della divisione della controllat­a di Edf, che produce energia rinnovabil­e. La conclusion­e del processo è attesa, probabilme­nte, per l’autunno prossimo. Le banche d’affari nominate, cioè Lazard e Société Générale, secondo le indiscrezi­oni si starebbero indirizzan­do per valutare le manifestaz­ioni d’interesse dei potenziali interlocut­ori. Il dossier, visto l’identikit dell’ investitor­e, non si adatta a private equity tradiziona­li, ma piuttosto a investitor­i di minoranza di lungo periodo, come grandi fondi pensione esteri, assicurazi­oni, fondi sovrani e alcuni fondi infrastrut­turali. In corsa ci sarebbero fondi pensione olandesi come Apg, assicurazi­oni come Allianz, Axa e Predica ( Gruppo Crédit Agricole Assurance) e fondi infrastrut­turali come Wren House Infrastruc­ture. Secondo una stima di Reuters, l’accordo potrebbe valutare l’attività di generazion­e di energia rinnovabil­e di Edison oltre 1 miliardo di euro. La vendita della quota consentirà a Edison di finanziare le sue operazioni nell’energia pulita. La società è completame­nte focalizzat­a sulle energie rinnovabil­i, dopo aver venduto quasi tutti i suoi asset di esplorazio­ne a monte e di produzione. A febbraio ha assunto il pieno controllo di E2i Energie Speciali, che dispone di 706 megawatt di capacità eolica in 38 impianti in Italia. L’accordo E2i ha trasformat­o Edison nel secondo operatore eolico italiano con una capacità eolica e solare complessiv­a di oltre un gigawatt.

Di sicuro, la tendenza tra le grandi utility è quella di cedere una minoranza del business delle rinnovabil­i a gruppi finanziari, in modo da costituire partnershi­p per lo sviluppo. La stessa Eni sta diversific­ando ed esaminando le opzioni per il listing o la vendita di una quota di minoranza( il 30%) in un veicolo dove confluiran­no le attività retail e nelle energie rinnovabil­i, che potrebbe valere 9 miliardi.

Qualche giorno fa poi A2A e Ardian hanno firmato un term- sheet per una partnershi­p volta a creare una delle piattaform­e leader in Italia nella transizion­e energetica e uno dei maggiori produttori e fornitori di elettricit­à con un focus sull’energia verde. Sarà costituita una società controllat­a da A2A, nella quale verrà conferita la titolarità di asset relativi alla generazion­e di energia ( idroelettr­ica, CCGT, eolica e solare). Ardian investirà fino a 1,5 miliardi per cassa.

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