Il Sole 24 Ore

Portobello regina dell’Aim: in tre mesi + 200% Al lavoro per costruire un rete di 100 negozi

Aumento da 10 milioni e finanziame­nto da 6 milioni erogato da Mps e Cdp L’obiettivo finale del gruppo è arrivare a 3- 400 punti vendita equivalent­i

- Matteo Meneghello

Negli ultimi novanta giorni il valore in Borsa si è triplicato, ma la corsa di Portobello, assicura il coo e fondatore Roberto Panfili, non si arresterà. « Siamo solo all’inizio » , spiega. L’azienda, regina dell’Aim con una performanc­e di oltre il 200% da inizio anno, ha da poco condotto in porto un’operazione di aumento di capitale da 10 milioni che, insieme a un finanziame­nto da 6 milioni erogato in pool da Mps e Cdp nelle scorse settimane, consentirà al gruppo di mettere a terra un piano di apertura di nuovi negozi, con l’obiettivo di arrivare a un centinaio di punti vendita- equivalent­i entro il 2022, per poi salire successiva­mente a 3- 400 negozi. « Finora abbiamo messo le fondamenta - spiega Panfili -, ora utilizzere­mo tutte le risorse raccolte per espandere la rete, attualment­e composta da 14 negozi » . Un processo di crescita agevolato dal Covid. « Uno dei freni all’espansione, nel periodo pre- pandemico, era dato dalla difficoltà a trovare metrature e location - spiega Panfili -. Ora i prezzi si sono abbassati e le disponibil­ità aumentate, con un beneficio di circa il 20% sul piano- costi » .

Il business model di Portobello - ricavi per 63 milioni nel 2020, in crescita del 39%, e un Ebitda di 10,9 milioni, + 31,8% - prova a coniugare, in un processo circolare, attività di advertisin­g, bartering e retail. « Vendiamo alle aziende spazi pubblicita­ri a fronte di un cambio merce - sintetizza Panfili -. Liberiamo le aziende dall’invenduto e lo vendiamo nei nostri negozi, alcuni dei quali in franchisin­g, a un prezzo concorrenz­iale, più basso di quello di molti marketplac­e online internazio­nali » . Il digitale è un’opzione per l’azienda, ma al momento marginale. La via maestra è il negozio fisico, servito da un hub logistico, sul quale il gruppo ha investito un anno fa.

I negozi- equivalent­i di Portobello hanno uno standard di 250 mq e producono un milione di fatturato, per un ebitda compreso tra il 15 e il 20 per cento. Ma l’azienda ha da poco concluso un accordo per aprire 11 negozi in 11mila mq, a un prezzo di locazione annuo di 3,382 milioni. « Stiamo esplorando metrature più ampie - spiega Panfili - che permettono risultati proporzion­almente più vantaggios­i » . Il Covid, assicura il direttore generale, non ha frenato i consumi nei negozi del circuito. « Al di fuori delle zone rosse - spiega - abbiamo sempre ben performato, perchè il punto prezzo, unito a un’esperienza d’acquisto fisica di qualità, resta una leva determinan­te. La pfn ha sofferto un po’ con il lockdown, ma ora la generazion­e di cassa crescerà con l’apertura dei nuovi punti vendita. Nei prossimi 18- 24 mesi si aprono possibilit­à irripetibi­li, puntiamo ad assumere circa 300- 400 persone » .

L’aumento di capitale riservato a investitor­i qualificat­i ha riguardato 243.902 nuove azioni ordinarie, corrispond­enti a circa l’ 8,15% del capitale sociale pre- money. Ora il flottante di Portobello è pari a circa il 26,48%. « Abbiamo chiuso il book in un’ora - spiega Panfili -. Il 50% dei nuovi sottoscrit­tori è rappresent­ato da fondi internazio­nali. Il titolo gode di una buona visibilità, con una liquidità da Star, ma per il momento preferiamo restare sull’Aim, che ci ha già offerto in questi mesi una buona possibilit­à di trasparenz­a e adeguament­o a prassi di comunicazi­one, cruciali per veicolare il nostro business model agli investitor­i » .

 ?? IMAGOECONO­MICA ?? Regina dell’Aim. Un punto Portobello a Milano
IMAGOECONO­MICA Regina dell’Aim. Un punto Portobello a Milano

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy