Anac: decreto passo avanti, ma all’Autorità servono risorse
« Affinché le diverse e importanti riforme previste nel decreto legge semplificazioni abbiano effettività, occorre dotare tutti i soggetti coinvolti, in particolare le amministrazioni e l’Anac, di mezzi adeguati, attraverso l’utilizzo di risorse e finanziamenti nell’ambito del Pnrr o ricorrendo ad alternative fonti di finanziamento » . Lo ha detto il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, nel corso dell’audizione presso le commissioni Affari costituzionali e Ambiente della Camera sul Dl semplificazioni. Busia ha apprezzato la responsabilità affidata all’Anac della Banca dati nazionale dei contratti pubblici ma chiede risorse adeguate. « L’articolo 53, comma 7 - ha detto - che pone in capo all’Anac l’attuazione delle disposizioni dello stesso articolo con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, pone una questione di sostenibilità, in quanto le risorse attualmente disponibili possono essere utilmente impiegate nella fase di impostazione e avvio dei progetti di sviluppo, ma non sono sufficienti per il completamento e la gestione a regime » . Audizione tutta in chiaroscuro, con un giudizio complessivamente positivo sul Dl 77, ma molti contrappunti e proposte di modifiche e integrazioni. Busia ha ricordato che la proposta dell’Anac era di tenere più basse le soglie per gli affidamenti diretti. E la necessità di qualificare le stazioni appaltanti, tanto più per le opere del Pnrr.