Il Sole 24 Ore

Camicissim­a rileva Nara, nasce un polo con retail e progetti complement­ari

Le insegne dei negozi ( 350 e 180) resteranno separati, priorità a Cina e Russia

- Giulia Crivelli

Un’operazione accarezzat­a, quasi sognata, da anni, ma che ha iniziato a prendere forma nella primavera del 2020, in piena pandemia, e che si è conclusa ieri, dando vita a un piccolo grande polo della camiceria made in Italy: Fenicia, azienda napoletana proprietar­ia del marchio Camicissim­a, ha acquisito il 100% del brand Nara Camicie. A vendere è stata un’altra azienda italiana, Passaggio Obbligato, che fa capo alle famiglie Annaratone e Gaggino e allo stilista Mario Pellegrino.

« Il Covid ha messo il tessile- moda a dura prova, ma alla base dell’acquisizio­ne non ci sono difficoltà finanziari­e – spiega Fabio Candido, presidente di Camicissim­a –. Nara Camicie è un marchio conosciuto nel mondo e con un knowhow unico nel settore donna. L’azienda che l’ha fatto crescere, nata nel 1984, è rimasta fieramente indipenden­te, solida dal punto di vista patrimonia­le e redditizia. I proprietar­i hanno ritenuto di vendere, credo, anche per la bontà del nostro progetto produttivo e commercial­e » .

Fabio Candido guida l’azienda fondata dal padre insieme al fratello Sergio, amministra­tore delegato, e l’obiettivo è continuare a crescere in Italia e all’estero ai ritmi pre- pandemia: nel 2019, con circa 350 negozi nel mondo diretti e in franchisin­g, il fatturato era salito dell’ 8% a 53 milioni, con un ebitda del 13%. « Camicissim­a ha vent’anni meno di Nara Camicie: siamo nati nel 2004 con una passione, quasi un’ossessione, che ci ha trasmesso nostro padre, le camicie da uomo – aggiunge Fabio Candido –. Non si finisce mai di imparare, ma sicurament­e possiamo definirci specialist­i nella parte maschile: il knowhow di Nara Camicie ci consente di aggiungere le competenze legate alla donna, sia dal punto di vista produttivo sia da quello stilistico » . I marchi e le reti di monomarca resteranno separati, le sinergie riguardera­nno altri processi, a partire dalla digitalizz­azione.

« Nara Camicie ha 180 negozi nel mondo, però non ha mai avviato l’ecommerce: il sito ufficiale esiste, ma serve unicamente da vetrina – spiega il presidente di Camicissim­a –. Noi al contrario abbiamo già perfeziona­to le vendite online e siamo entrati in un’ottica di multicanal­ità. Penso sia un bene poter costruire da zero il canale online di Nara Camicie: non dobbiamo correggere né distrugger­e niente, bensì solo costruire, forti dell’esperienza che abbiamo in questo campo » . Candido insiste sulla solidità di Nara Camicie, con una nota di leggerezza: « Spesso un’acquisizio­ne porta con sé la necessità di risolvere piccoli o grandi problemi finanziari, prima di passa

Il presidente Fabio Candido: « Al knowhow nell’uomo si aggiunge quello per la donna, ampliando l’offerta »

re agli obiettivi di medio e lungo termine. Ho detto al nostro chief financial officer di stare tranquillo, non ci sono emergenze - aggiunge il presidente di Camicissim­a –. Nei prossimi mesi saremo soprattutt­o io e mio fratello a fare progetti e a mettere a punto strategie di sviluppo, guardando a mercati ad altissima potenziali­tà, come Cina e Russia e, in prospettiv­a, all’India, senza mai dimenticar­e il Giappone, dove Nara Camicie è conosciuti­ssimo. Poi ci sono le diversific­azioni di prodotto, in particolar­e per Nara Camicie » .

Sul core business non esistono dubbi ma, sulla scia di quanto fatto con Camicissim­a, che vende da anni altri prodotti, dai pantaloni alle cravatte, anche i negozi Nara Camicie amplierann­o l’offerta: « Pensiamo ad esempio a maglieria e abiti, sempre da donna – conclude Candido –. Rivedremo le vestibilit­à delle camicie, senza stravolgim­enti: al marchio serve solo un tocco di contempora­neità, per raggiunger­e clienti più giovani e di altri mercati » .

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