Il Sole 24 Ore

Depositi, nuovo record a 1.774 miliardi

Anche gli impieghi continuano a crescere del 3,4 sull’anno passato

- L. Ser.

La corsa dei depositi non si è fermata nemmeno a maggio. Le consistenz­e sono salite a 1.774 miliardi, il dato più alto in assoluto negli ultimi anni, anche se il tasso di crescita anno su anno è in calo dal + 11,6 per cento registrato a gennaio all’ 8,2% di maggio. Non si attenua per ora il fenomeno ormai in atto dall’inizio della pandemia, nel febbraio 2020. Il dato emerge dal bollettino mensile Abi che ancora una volta evidenzia come anche gli impieghi continuano a crescere, a quota 1719 miliardi, in aumento del 3,4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2020. Come si può notare, ormai il livello dei deposti di famiglie e imprese non finanziari­e è costanteme­nte al di sopra del livello degli impieghi. Il bollettino evidenzia come a maggio i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 4,4% rispetto a un anno fa; ad aprile per i prestiti alle imprese si è registrato un aumento del 4,5% su base annua; l’incremento è stato del 4,1% per i prestiti alle famiglie. Lo scorso mesi i tassi di interesse sulle operazioni di finanziame­nto si sono mantenuti su livelli particolar­mente bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è stato pari al 2,23%, in linea con il mese di aprile. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziame­nto alle imprese è stato dell' 1,17%, contro l’ 1,19% del mese precedente; sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato in lieve aumento, pari al’' 1,43% contro l’ 1,37% di aprile 2021.

Altro aspetto interessan­te è l’andamento delle sofferenze nette, cioè al netto delle svalutazio­ni e accantonam­enti già effettuati dalle banche con proprie risorse, che in qualche modo ci si aspettava dovessero iniziare a crescere nel corso del 2021 cominciand­o a incorporar­e gli effetti della pandemia. Tutto questo non sta accadendo però. Ad aprile 2021 le sofferenze nette sono state pari a 19,8 miliardi di euro, in riduzione rispetto ai 19,9 miliardi di marzo 2021 e ai 26,1 miliardi di aprile 2020 (- 6,3 miliardi pari a - 24,0%) e ai 32,6 miliardi di aprile 2019 (- 12,8 miliardi pari a - 39,2%).

Sempre a maggio 2021, la dinamica della raccolta complessiv­a risultava in crescita del + 6,3% su base annua. I depositi ( in conto corrente, certificat­i di deposito, pronti contro termine) sono aumentati - come evidenziat­o prima - di 135 miliardi di euro rispetto ad un anno prima, mentre la raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazio­ni, è scesa, negli ultimi 12 mesi, di poco più di 17 miliardi di euro in valore assoluto, pari a - 7,6 per cento.

Sempre ieri c’è stato un altro botta e risposta sul tema della proroga delle moratorie garantite, che in realtà non sarà così agevole come si poteva immaginare. A rilevare le difficoltà poste dalle banche alle imprese che vogliono proseguire con la sospension­e ieri è stato Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercial­isti ed esperti contabili. Il dg dell’Abi, Giovanni Sabatini, ha replicato che « la proroga della moratoria non è più sottoposta alle ‘ regole semplifica­te' dell’Eba e pertanto le banche devono comunque valutare le singole posizioni » . Oggi intanto si terrà il comitato esecutivo Abi al quale prenderà parte Alessandra Perrazzell­i, vide dg della Banca d’Italia.

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