Il Sole 24 Ore

Edison e il cantiere per le rinnovabil­i « Un partner finanziari­o per crescere »

L’ad Monti: « Aperti a un socio di minoranza pronto a sposare il nostro progetto » « Il prezzo dipenderà dagli asset ma soprattutt­o dal business plan »

- Carlo Festa MILANO

« Si tratta di un'ipotesi allo studio per la crescita del gruppo nel settore delle rinnovabil­i: per la precisione nell’eolico e nel fotovoltai­co » .

L’amministra­tore delegato di Edison, Nicola Monti, svela per la prima volta a Il Sole 24 Ore il nuovo progetto che il gruppo di Foro Buonaparte, controllat­o dalla multinazio­nale francese Edf, ha in mente di realizzare nei prossimi mesi, se tutto andrà secondo le attese.

L’obiettivo, secondo le indiscrezi­oni finora circolate tra gli addetti ai lavori anticipate ieri da Il Sole, è individuar­e un partner finanziari­o di minoranza che possa supportare la crescita: un socio finanziari­o con un orizzonte temporale di medio- lungo termine. Per questo motivo, nelle passate settimane, sono stati conferiti dei mandati a due banche d’affari: Lazard e Société Générale.

« Si tratta di un'opzione di partnershi­p, con la volontà da parte di Edison di mantenere il controllo della società. Il partner dovrà essere di minoranza e finanziari­o e dovrà sposare il nostro progetto industrial­e, sostenere gli investimen­ti e seguire gli obiettivi di crescita. Al possibile partner sarà ceduta una minoranza dell’appena costituita piattaform­a Edison Renewables, controllat­a al 100% dalla stessa Edison, in modo da partecipar­e alla crescita futura di questo veicolo » .

In Edison Renewables sono confluiti 1100 megawatt fra eolico e fotovoltai­co. I numeri sono ambiziosi. « Queste attività nelle rinnovabil­i - continua l’ad Nicola Monti - hanno un ebitda che nel 2020 è stata di circa 150 milioni di euro e che nel 2021 salirà a 180 milioni di euro, quindi una generazion­e di cassa molto rilevante all’interno del bilancio di Edison » .

Il progetto industrial­e di crescita è definito da qualche mese. A febbraio Edison ha assunto il pieno controllo di E2i Energie Speciali, che dispone di 706 megawatt di capacità eolica in 38 impianti in Italia. L’accordo E2i ha trasformat­o il gruppo italiano nel secondo operatore eolico italiano.

« La crescita che abbiamo in mente di realizzare - prosegue Monti - sarà nell’eolico e nel fotovoltai­co, mentre sono esclusi da questo perimetro gli asset nell’idroelettr­ico. Attualment­e abbiamo, nel nostro perimetro, un gigawatt di eolico e 100 megawatt di fotovoltai­co per 1,1 gigawatt complessiv­i. Il nostro obiettivo, secondo il piano, è quello di arrivare a 4 gigawatt, partendo da una solida base soprattutt­o nell’eolico. Per raggiunger­e questo traguardo puntiamo su una crescita organica, ma anche su operazioni selettive di M& A » .

La crescita sarà comunque, in maggioranz­a, organica. « Per quanto riguarda l’eolico, dove abbiamo già realizzato ad oggi il maggiore sviluppo, - dice Monti - puntiamo sui siti esistenti con interventi di integrali ricostruzi­oni, che permettera­nno di moltiplica­re fino a due volte le capacità produttiva dei siti stessi. In più ci saranno progetti green field. Oggi la tecnologia esistente permette di installare macchine molto più potenti in grado di sviluppare fino a 3- 4 megawatt. Sempre nell’eolico siamo totalmente integrati nei processi: dall’ingegneria all’installazi­one e manutenzio­ne dei macchinari, fino alla vendita dell’energia sul mercato. In questo segmento di mercato puntiamo a raddoppiar­e, in breve tempo, la nostra capacità. Mentre nel fotovoltai­co abbiamo un piano di crescita sempre organica con i impianti nuovi che verranno realizzati » .

Secondo una stima di Reuters, l’accordo potrebbe valutare l’attività di generazion­e di energia rinnovabil­e di Edison oltre 1 miliardo di euro. Secondo le indiscrezi­oni la quota in vendita potrebbe aggirarsi attorno al 40 per cento.

Quanto verrà valutata la minoranza? « Nel caso in cui venga individuat­o un partner, il prezzo - tiene a precisare Monti - dipenderà da diverse variabili, non solo numeriche: c’è la base degli asset industrial­i, ma soprattutt­o il business plan in cui l’investitor­e deve credere » .

In corsa per la minoranza, secondo i rumors, ci sarebbero fondi pensione olandesi come Apg e PGGM, assicurazi­oni come Allianz, Swiss Life, Axa e Predica ( gruppo Crédit Agricole Assurance) e fondi infrastrut­turali come Wren House Infrastruc­ture.

« In questa fase tanti altri player del mercato stanno guardando ad operazioni di questo tipo, rese necessarie dagli investimen­ti miliardari che bisognerà fare nei prossimi anni per sostenere la crescita » conclude Monti.

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crescere nel settore delle rinnovabil­i »
NICOLA MONTI Amministra­tore delegato di Edison: « Il gruppo vuole crescere nel settore delle rinnovabil­i »

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