Il Sole 24 Ore

Emirates, primo rosso in 30 anni ma la ripresa dei voli è alle porte

Perdita da 5,5 miliardi di dollari nell’anno del Covid traffico in calo dell’ 88% Aiuti di Stato per 3,1 miliardi non hanno limitato il taglio del 35% dei dipendenti

- Mara Monti

Primo anno con risultati negativi in oltre 30 anni di operativit­à per Emirates, la compagnia di bandiera degli Emirati Arabi Uniti che ha chiuso l’anno finanziari­o a marzo con una perdita di 5,5 miliardi di dollari. Il dato si confronta con quello dell’anno precedente che si era concluso alla vigilia della pandemia con un utile di 288 milioni di dollari. In forte calo anche i ricavi nei dodici mesi terminati il 31 marzo diminuiti del 66% a 8,4 miliardi di dollari, attribuiti soprattutt­o alla sospension­e totale dei voli commercial­i per otto settimane da e per Dubai dalla fine di marzo 2020.

Il blocco del traffico interconti­nentale per una compagnia che non ha collegamen­ti domestici, ma solo a lungo raggio è stato particolar­mente pesante. La capacità totale di passeggeri e merci è diminuita del 58% trasportan­do 6,6 milioni di passeggeri, in calo dell’ 88% rispetto all’anno precedente. Ridotta anche la sua flotta di 11 aeromobili, eliminando gradualmen­te 14 aerei più vecchi ( nove Boeing 777- 300ER e cinque A380) e prendendo in consegna tre nuovi superjumbo Airbus A380 che portano la flotta totale a 259 velivoli. Invariati gli ordini di 200 nuovi aerei su cui la compagnia ha detto di avere investito 1,3 miliardi di dollari.

A venire incontro alla compagnia è stato il settore cargo, con Emirates SkyCargo che ha contribuit­o per il 60% delle entrate totali dopo avere modificato 19 Boeing 777- 300 passeggeri in aerei cargo per soddisfare la domanda in rapida crescita. In totale, Emirates SkyCargo ha chiuso l’anno con un fatturato di 4,7 miliardi di dollari USA, pari ad un aumento del 53% rispetto ai dodici mesi precedenti. Nonostante gli aiuti di Stato del governo di Dubai per 3,1 miliardi di dollari e altri 218 milioni di dollari per DNATA che gestisce tra l’altro l’aeroporto di Dubai, la compagnia ha dovuto licenziare il 31% della sua forza lavoro, chiudendo l’anno con 75.145 dipendenti.

Con la ripresa dei voli internazio­nali, Emirates prevede per questa estate di portare la capacità al 70% rispetto ai livelli pre Covid e per rispondere alle nuove esigenze dei passeggeri, meno business e più leasure, ha introdotto una nuova classe la premium economy a bordo degli aerei. Un segnale di ripresa è stato anche il ritorno in volo dei superjumbo A380 di cui Emirates è uno dei principali operatori con 117 aerei: prima della pandemia l’ 85% del fatturato proveniva dall’impiego di questi velivoli. In Italia, con la stagione estiva Emirates opera con 21 voli settimanal­i ( prima della pandemia erano 49) da 4 città italiane: 10 frequenze settimanal­i su Milano- Dubai, 5 su RomaDubai, 3 su Bologna- Dubai, 3 su Venezia- Dubai. Dal primo luglio riprendono anche i voli da Dubai- Milano- New York operati con i Boeing 777.

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Il peso del Covid. Per la compagnia degli Emirati Arabi Uniti rosso di 5,5 miliardi

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